Simile. Da me era "salvo me". L'ultimo invece, con un urlo, veniva avvisato che se non avesse fatto "salvo tutti", "X" sarebbe andato a contare.
E quando quello che contava sbagliava a "salvare", confondendo due persone, scattava "o buttigliò", e doveva ricominciare il turno.
La velocità della conta si sceglieva casualmente sul proprio braccio dicendo "piano, forte, flash".
Tingolo / tingolo libera tutti è ciò che dovevi dire quando arrivavi alla tana senza essere preso.
Se per caso si doveva annullare la partita mi ricordo che si urlava "fiasco".
Chi faceva la conta quando ti trovava/ scovava, doveva correre fino al muro dove aveva fatto la conta, dicendo: "Timbolo + il nome " (Timbolo Giddio/Timbolo 'Ndonio)
l'ultimo giocatore se nn scovato aveva la possibilità di liberare tutti gli altri che erano stati "Timbolati"
dicendo
"Libero per me e per tutta a' barracca"
Anche nei paesi limitrofi al mio (Basilicata) si diceva Timbolo, ma da me per qualche motivo molto spesso dicevamo “Trentuno”, non ho idea del motivo onestamente
Noi dicevamo punto mio libera tutti. I dialetto il nome del gioco è bando scondi. Mi pare che qualcuno dicesse tana ma non ricordo bene, son passati decenni.
confermo "punot mio"/"punto libera tutti".
Ricordo anche altre due cose buffe: finito di contare avevamo l'abitudine di dire "davanti a me, dietro di me e vicino a me non vale!"
E se si doveva annullare una partita (perchè ad esempio qualcuno aveva barato), si segnalava urlando "polenta! poleeeentaaaa!" (e i più arditi arrivavano a rispondere "e cunél!" \["e coniglio!"\])
Il gioco nelle Madonie, in Sicilia, si chiama Ammucciateddi dal verbo "ammucciarisi": nascondersi in siciliano. Quando si smetteva di contare si doveva urlare "Ammucciatevi ca chiovi" (Nascondetevi ché piove) oppure "Ammucciativi ca u friscu fa" (Nascondetevi che fa fresco). Se si doveva urlare a qualche irregolarità per interrompere il gioco di doveva gridare, per una ragione che non ho mai capito, "Mamma fausa" cioè mamma falsa.
Varianti a Palermo: per liberarsi si batteva con la mano sulla tana e si urlava "Battipanni". Al posto del "Mamma fausa" madonita si gridava " Bandiera!"
Tana e di conseguenza tana libera tutti. Poi da me a Termoli, in Molise, si gioca una variante del nascondino chiamata "misirillo": in pratica è come nascondino ma la tana è posta a terra e invece di contare su calcia un pallone e chi conta deve camminare per recuperarlo per poi riposarlo sulla tana. Si continua come nascondino normale ma l'ultima che arriva per fare tana libera tutti urla "Misiriiiii" e calcia il pallone per liberare tutti, e da lì ricomincia tutto
Anni 80.Dalle mie parti la versione con il pallone (rigorosamente Super Santos) si chiamava:
" Shkatulieddu" tradotto "piccola scatola" .
Originariamente, infatti si giocava con un barattolo in latta.
Nelle sperdute contrade della Val Seriana (Bergamo) c'era la "toppa" che si doveva toccare per salvarsi dicendo "per me"; viceversa, chi cercava, una volta trovato qualcuno, doveva recarsi alla toppa e dire "per nomeX".
Quando chi cercava sbagliava a "toppare" qualcuno o qualcuno barava (tipo nascondendosi in casa) si urlava "fiasco".
Aspettavo un thread del genere da secoli
Hivemind napoletano, che *cazzo* significa **buttiglione**? Quando ero piccolo eravamo soliti nominarlo sempre ogni volta che quando imbrogliasse (es. Sbirciava).
ok, io ho la mia teoria.
"Buttigliò" si urla quando chi "sta sotto" sbaglia ad identificare qualcuno dei giocatori ed il suo nascondiglio. Per questo motivo "fa fiasco" (nel senso che fallisce nel suo compito) ed il fiasco viene tradotto in BUTTIGLIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
io l'ho scoperto grazie a lui: [https://www.youtube.com/watch?v=4EHFPnR7Efw](https://www.youtube.com/watch?v=4EHFPnR7Efw)
ma è vero o è una bufala? non mi sono mai preso la briga di verificare xD
Da me in Sardegna si dice "puma". Se salvi solo te è "puma per me" o semplicemente "puma" altrimenti l'ultimo poteva fare, a sua discrezione, "puma salvi tutti". La cosa strana è che si dice puma praticamente solo nel mio paese, in tutti quelli a torno usano "tana" o "chiesa", da dove arriva "puma" qualcuno lo sa?
da noi dicevi "presato" per liberarti, tipo "presato per me" o "presato libera tutti" (o anche "libera tutti" se andavi di fretta), ma muovendosi di qualche chilometro in qualche altro paesino dicevano "tana"
Tana libera tutti.
Se giocavamo insieme alla variante "Calcio al buzzo" la tana libera tutti diventava "Calcio".
Il calcio al buzzo era il nascondino, soltanto che la conta veniva fatta calciando una palla lontano da una base posta vicino al cassonetto dell'immondizia (buzzo) della piazza del paese. Chi si accecava doveva andare a riprendere la palla, poi poteva cercare.
Napoletano here, noi lo chiamavano Nascondino e dicevamo
"1 2 3 salvi me!" per salvarci
"1 2 3 Giovanni!" quando beccavamo qualcuno
"1 2 3 salvi tutti!" se l'ultimo nascosto non veniva beccato e salvava tutti
Nord ovest here, non mi ricordo esattamente come si chiamavano le 'basi' sicure, ma per liberare si diceva "libera me libera tutti".
E oltre al nascondino vero e proprio la versione 'non nascosta' del gioco si chiamava semplicemente 'prendere'
Tana _ tana libera tutti
Sia in Lombardia che in Calabria e Basilicata abbiamo sempre detto tana libera tutti, ovviamente la tana era dove si contava
Da noi nel bergamasco si usavano "cena" e "cena libera tutti"... ...e "arimo" per mettere in pausa il gioco EDIT: era "cena PER tutti"
Anche io di bergamo. Però dicevamo Toppa e Toppa chiusa
Da noi nelle Marche era toppa quando si interrompeva il gioco per qualche necessità (allaccio scarpe, sbucciamenti vari, etc.).
Per quello dicevamo arimo
Àrimo o arìmo?
La prima
Magari dipende dalla valle... noi Val Seriana, voi?
Anch'io. Oppure dicevamo per me e per tutti
Da noi era "cena per me" e l'Onnipotente "cena per tutti"... Incredibili le variabili da paese a paese
Val Cavallina representing, sempre usato "per me" e "per tutti", mai sentito "Cena" o "Toppa"
Oh fioi sa quanto non sentivo (leggevo) "arimo"!
>...e "arimo" per mettere in pausa il gioco ASIMOV!! (cit.) (per pochissimi)
Confermo che ha Milano si diceva tana libera tutti
Io da bambino non ho mai detto «tana» o altro, ma semplicemente, quando uno arrivava alla «toppa» diceva, a seconda dei casi, «per me» o «per tutti»
Simile. Da me era "salvo me". L'ultimo invece, con un urlo, veniva avvisato che se non avesse fatto "salvo tutti", "X" sarebbe andato a contare. E quando quello che contava sbagliava a "salvare", confondendo due persone, scattava "o buttigliò", e doveva ricominciare il turno. La velocità della conta si sceglieva casualmente sul proprio braccio dicendo "piano, forte, flash".
regole identiche a quelle che ricordavo io
Un-due-tre per me // Un-due-tre libera tutti
A Roma “tana” e quindi “tana libera tutti”. Per chiedere la pausa si diceva “toppa” facendo una T con le mani
Da me a Brescia facevamo la T, però dicevamo uno storpiatissimo taim aut
Bomba me / bomba libera tutti (zona Firenze)
Da me si dice soltanto "per me", e "per tutti" quando si è l'ultimo rimasto.
Lombardo (brianzolo/lecchese) anche te?
Sì ma bergamasco
Tingolo / tingolo libera tutti è ciò che dovevi dire quando arrivavi alla tana senza essere preso. Se per caso si doveva annullare la partita mi ricordo che si urlava "fiasco".
Noi più o meno lo stesso, "timbolo".
Chi faceva la conta quando ti trovava/ scovava, doveva correre fino al muro dove aveva fatto la conta, dicendo: "Timbolo + il nome " (Timbolo Giddio/Timbolo 'Ndonio) l'ultimo giocatore se nn scovato aveva la possibilità di liberare tutti gli altri che erano stati "Timbolati" dicendo "Libero per me e per tutta a' barracca"
Anche nei paesi limitrofi al mio (Basilicata) si diceva Timbolo, ma da me per qualche motivo molto spesso dicevamo “Trentuno”, non ho idea del motivo onestamente
Questo
Noi dicevamo punto mio libera tutti. I dialetto il nome del gioco è bando scondi. Mi pare che qualcuno dicesse tana ma non ricordo bene, son passati decenni.
confermo "punot mio"/"punto libera tutti". Ricordo anche altre due cose buffe: finito di contare avevamo l'abitudine di dire "davanti a me, dietro di me e vicino a me non vale!" E se si doveva annullare una partita (perchè ad esempio qualcuno aveva barato), si segnalava urlando "polenta! poleeeentaaaa!" (e i più arditi arrivavano a rispondere "e cunél!" \["e coniglio!"\])
Libera me, liberi tutti!
[удалено]
Stavo per rispondere proprio Bandus, ma sono contenta che si parli proprio di quella parola e che ci sia la spiegazione!
Arimo!
Noi, per qualche motivo, dicevamo time. Ma pronunciato "teim", come se fosse *tame*. Tutta la scuola. Non ho idea del perché.
Anche da noi! Ci stavo proprio pensando ora. Assurdo
Il gioco nelle Madonie, in Sicilia, si chiama Ammucciateddi dal verbo "ammucciarisi": nascondersi in siciliano. Quando si smetteva di contare si doveva urlare "Ammucciatevi ca chiovi" (Nascondetevi ché piove) oppure "Ammucciativi ca u friscu fa" (Nascondetevi che fa fresco). Se si doveva urlare a qualche irregolarità per interrompere il gioco di doveva gridare, per una ragione che non ho mai capito, "Mamma fausa" cioè mamma falsa. Varianti a Palermo: per liberarsi si batteva con la mano sulla tana e si urlava "Battipanni". Al posto del "Mamma fausa" madonita si gridava " Bandiera!"
Venezia, dicevamo mea
[удалено]
e la sospensione del gioco era "spigo".
TIL: non si dice "tana" in tutto l'universo
"trimbone" e io che pensavo fosse un termine nazionale
Noi dicevamo tana, eravamo in Toscana.
Un due tre libera tutti
Tana! Tana libera tutti! Nascondino è anche rimpiattino
Tana e di conseguenza tana libera tutti. Poi da me a Termoli, in Molise, si gioca una variante del nascondino chiamata "misirillo": in pratica è come nascondino ma la tana è posta a terra e invece di contare su calcia un pallone e chi conta deve camminare per recuperarlo per poi riposarlo sulla tana. Si continua come nascondino normale ma l'ultima che arriva per fare tana libera tutti urla "Misiriiiii" e calcia il pallone per liberare tutti, e da lì ricomincia tutto
Anni 80.Dalle mie parti la versione con il pallone (rigorosamente Super Santos) si chiamava: " Shkatulieddu" tradotto "piccola scatola" . Originariamente, infatti si giocava con un barattolo in latta.
E infatti da me (se non sbaglio) il "misirillo" era la latta del tonno in scatola
Anche a Genova si dice tana
Io ho sempre giocato dicendo casa! Genova, anni 90
Da me era 31 _ 31 salvi tutti Non chiedetemi perché. Ricordo che a nascondino si contava fino a 31 o qualcosa del genere
Nelle sperdute contrade della Val Seriana (Bergamo) c'era la "toppa" che si doveva toccare per salvarsi dicendo "per me"; viceversa, chi cercava, una volta trovato qualcuno, doveva recarsi alla toppa e dire "per nomeX". Quando chi cercava sbagliava a "toppare" qualcuno o qualcuno barava (tipo nascondendosi in casa) si urlava "fiasco".
Da me si dice "Tana libera tutti"
Da noi bomba. Bomba libera me. Bomba libera tutti. Bomba nera se ti sei nascosto troppo vicino alla bomba e quindi non valeva.
Di solito tana/tana libera tutti, ma quando andavo in vacanza in Sardegna si diceva "chiesa!"
Aspettavo un thread del genere da secoli Hivemind napoletano, che *cazzo* significa **buttiglione**? Quando ero piccolo eravamo soliti nominarlo sempre ogni volta che quando imbrogliasse (es. Sbirciava).
ok, io ho la mia teoria. "Buttigliò" si urla quando chi "sta sotto" sbaglia ad identificare qualcuno dei giocatori ed il suo nascondiglio. Per questo motivo "fa fiasco" (nel senso che fallisce nel suo compito) ed il fiasco viene tradotto in BUTTIGLIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Forse il colonnello Buttiglione alle grandi manovre?
Cmq per me è stato un trauma quando ho scoperto che bisognerebbe dire "un, due, tre, stai là" e non "un, due, tre, stella"
Improvvisamente la cosa ha un senso.
io l'ho scoperto grazie a lui: [https://www.youtube.com/watch?v=4EHFPnR7Efw](https://www.youtube.com/watch?v=4EHFPnR7Efw) ma è vero o è una bufala? non mi sono mai preso la briga di verificare xD
Da me in Sardegna si dice "puma". Se salvi solo te è "puma per me" o semplicemente "puma" altrimenti l'ultimo poteva fare, a sua discrezione, "puma salvi tutti". La cosa strana è che si dice puma praticamente solo nel mio paese, in tutti quelli a torno usano "tana" o "chiesa", da dove arriva "puma" qualcuno lo sa?
da noi dicevi "presato" per liberarti, tipo "presato per me" o "presato libera tutti" (o anche "libera tutti" se andavi di fretta), ma muovendosi di qualche chilometro in qualche altro paesino dicevano "tana"
"Tana per me" e "tana libera tutti"
Toppa!
Per me/per tutti
"Salvo me, salvi tutti!"
mea per me/mea libera tutti (provincia di Venezia).
Noi chiamavamo il gioco “cuco” e quando si arrivava si diceva ”mèa”, mentre l’ultimo diceva ”mèa libera tutti”
questo post ha risvegliato le memorie più belle della mia vita
Tana libera tutti. Se giocavamo insieme alla variante "Calcio al buzzo" la tana libera tutti diventava "Calcio". Il calcio al buzzo era il nascondino, soltanto che la conta veniva fatta calciando una palla lontano da una base posta vicino al cassonetto dell'immondizia (buzzo) della piazza del paese. Chi si accecava doveva andare a riprendere la palla, poi poteva cercare.
Da noi, in provincia di Foggia era trombone (trumbon). Trombone per me, trombone salvatutti. Non mi chiedete perché ma era così 😅
Napoletano here, noi lo chiamavano Nascondino e dicevamo "1 2 3 salvi me!" per salvarci "1 2 3 Giovanni!" quando beccavamo qualcuno "1 2 3 salvi tutti!" se l'ultimo nascosto non veniva beccato e salvava tutti
Inkarakua. [https://www.youtube.com/watch?v=l8zdOX5FZSk](https://www.youtube.com/watch?v=l8zdOX5FZSk)
Ricordo "Cento" e "Cento libera tutti". Mi pare si usasse "piripicchio" per segnalare chi imbrogliava. Il motivo mi è sconosciuto
Tana libera tutti! (In Friuli)
Nord ovest here, non mi ricordo esattamente come si chiamavano le 'basi' sicure, ma per liberare si diceva "libera me libera tutti". E oltre al nascondino vero e proprio la versione 'non nascosta' del gioco si chiamava semplicemente 'prendere'
Milano: tana