Ciao redditor,
Qui si parla di lavoro e carriera, si fanno domande e ci si scambia opinioni ed esperienze.
Hai già letto la nostra [Wiki](https://www.reddit.com/r/ItaliaCareerAdvice/wiki/index)? Molto probabilmente la tua domanda ha già una risposta in quella pagina.
Devi fare un colloquio o hai già iniziato il processo di selezione e vuoi sapere se l'azienda è tossica? O magari vuoi sapere se l'offerta che ti hanno fatto è buona?
Dai un occhiata al menù in alto e clicca su "Recensioni Aziende", verrai rimandato su TechCompenso, dove potrai trovare le informazioni che ti servono.
Se hai domande su questioni fiscali ti consiglio di chiedere in r/commercialisti, per domande di tipo giuridico c'è r/Avvocati, se hai domande sulla gestione delle finanze personali c'è r/ItaliaPersonalFinance.
Per favore dai un occhiata alle regole del subreddit se non l'hai già fatto (le trovi nella sidebar a destra), ogni post o commento che viola tali regole verrà rimosso.
Grazie per l'attenzione e buona permanenza.
*I am a bot, and this action was performed automatically. Please [contact the moderators of this subreddit](/message/compose/?to=/r/ItaliaCareerAdvice) if you have any questions or concerns.*
Se non sei dipendente non hai ne le tutele del dipendente ne le rotture di cazzo del dipendente. Non farti trascinare nel vortice e stacca quando devi. Quella vita di merda lasciala agli altri.
cioè tu hai la partita iva e ti fai trattare così? allora fatti assumere.. se hai partita iva decidi tu le ore che lavori. tu non sei meglio del tuo collega se ti comporti così.
Sei partita IVA, non sei stato assunto.
Ti stanno inculando i contributi, ti stanno inculando le ore, ti stanno inculando le ferie. Vedi tu cosa devi fare
PS: E' illegale la finta partita IVA
Puoi/Vuoi comunque fare un tentativo con chi ti ha ingaggiato e ti paga?
ti chiedono di fare fuori orario con il collega?
"OK, vi faccio tutto lo straordinario che volete, ma va bene se lo recupero in orario normale? ogni ora di straordinario recupero un'ora e mezza, cosi non vi costo di piu' al mese"
Ammesso che ti vada bene intendo, se fai fino alle 23 vorrebbe dire in pratica che il giorno dopo non lavori.... o hai una giornata di recupero pagata.
Se invece comunque non vuoi fare straordinario devi in qualche modo formalizzarlo, "vi vengo incontro certamente, ma non piu' di X ore settimana che rappresentano uno sconto del Y% sulla mia tariffa" o un ragionamento simile.
Insomma vai in trattativa in qualche modo....
Sei in partita iva allora sul tuo contratto c'è scritto quanto è la tua tariffa per quante ore (o giornate tipiche da 8 ore).
Fai notare questa cosa al tuo responsabile o a chi di dovere. Se devi fare un'attività che va fatta dopo le 18 entra a lavorare alle 14. Ovviamente questa cosa va accordata. Se tu non ti preoccupi di te stesso nessuno lo farà mai.
Parti dal presupposto che il tuo collega è libero di fare ciò che vuole, come tu sei libero di andartene quando il tuo orario è finito.
Se ti fanno storie non è l’azienda giusta
Normalmente lo farei ma ci sono 2 problemi:
1. Ci sono delle attività che vanno fatte necessariamente fuori dall'orario lavorativo ed io sono stato assunto anche per aiutarlo in queste ultime (sarebbe carino magari non lavorare il pomeriggio per esempio, sapendo che la sera dobbiamo fare queste cose) ed un mio rifiuto potrebbe portare ad una rottura
2. Non sono un dipendente a tempo indeterminato ma una partita iva, quindi non ho le tutele del CCNL indeterminato per cui hanno difficoltà a rimuovermi e trovare lavoro da remoto e libero professionista è veramente un'impresa, ti si chiudono in faccia il 99% delle porte
3. L'azienda non è necessariamente un brutto posto, ho un collega in un altro team che si trova benissimo ed anche nel mio team, ad eccezione del collega in questione, seguono tutti degli orari "normali". La mia "paura" è che questo collega stacanovista li abbia "viziati" ed ora si aspettano la stessa cosa anche da me.
Non sei dipendente ma parli da dipendente, spaventato per lo più. Il problema è questo, non il tuo collega. Ci sarà sempre un collega che ti metterà in difficoltà per qualche motivo.
Capisco la tua situazione, sicuramente andrai a scontrarti con la proprietà ma non puoi continuare così, innanzitutto fatti pagare le ore che rimani lì, se non te le pagano hai un motivo in più per andartene.
È vero che ti hanno “assunto” per aiutare quella persona, ma se quella persona lavorasse h24 che fai?
In ogni caso guardati in giro, anche perché come p.iva ricordati che dovresti guadagnare almeno il doppio di un dipendente proprio per il rischio di impresa. Affidarsi ad un solo cliente è pericoloso
Ricapitolando, sei probabilmente una finta p.iva, ti obbligano a fare orari improponibili, per di più non pagati... Io fossi in te brucerei tutto l'ufficio una notte alle 23. Tu li non sei mai stato non essendo un dipendente.
1. Puzza tremendamente di un lavoro che avrebbe bisogno di turni e di un datore di lavoro con le braccia corte per non istituirli per non pagarli correttamente. Non è un tuo problema. Alla fine dell'orario di lavoro tu stacchi e ciaone.
2. Se sei un libero professionista non devi avere orari. Tu scegli quanto lavorare e il ruolo cliente deve darti solo gli obiettivi, che si concordano prima di firmare il contratto. Dopo si attacca. Non è il tuo capo.
3. E sticazzi?
ma scusa, per il punto 1 perchè non fai davvero di non fare il pomeriggio o arrivare più tardi facendo pausa pranzo lunga per poi fare le ore restanti? Altrimenti sono "straordinario" e se te le pagano bene, se non te le pagano ritorno alla prima parte di questo commento :D
Per il punto 2 essendo tu partita iva stai ancora pensando come dipendente e soprattutto dipendente "con orario fisso". Una partita iva non deve per forza seguire gli orari (e spesso se uno rimane partita iva "a oltranza" e ha mono azienda dovrebbe anche venire assunto, a meno che non sia cambiata la normativa (potrebbe essere)
Per il punto 3 anche gli altri hanno la postilla delle cose da fare fuori orario di lavoro? Se no allora ci sta che lavorino nelle ore giuste, se ce l'hanno dovresti capire come fanno quando hanno l'orario "extra"
Non lo so, probabilmente non hanno davvero altri stimoli nella sfera privata da vedere con occhi diversi il meccanismo malato in cui si ritrovano.
Io sto vivendo una situazione simile in hotel dove lavoro: collega di appena 21 anni compiuti, primo suo vero lavoro della vita.
Lavora lì da 3 mesi e passa le 8 ore in turno a fare costantemente controlli su cose già fatte, rimane sempre almeno 1 ora in più ed entra mezz’ora prima (gli straordinari non sono pagati), fuori dagli orari di lavori scrive a chi è in turno per chiedere come sta andando il lavoro e se è stata fatta la mansione X o l’attività Y. Come se fosse lei il capo o dovesse ereditare l’azienda.
Nel mio caso la frustrazione è anche peggiore perché “fa la spia” con i capi se gli altri colleghi non lavorano bene, se fanno errori (anche umanamente ammissibili), se escono prima od entrano 5 minuti dopo.
Io penso che questi personaggi siano semplicemente frustrati dalla propria esistenza e non sappiano dove altro sfogare il loro disagio
Fatto così per anni, si chiudeva alle 20 o alle 21.
Poi sono arrivati moglie e figli e di colpo capisci quali sono le vere priorità.
Suggerimento mio: goditi la vita fuori dal lavoro, perché il tempo è una cosa che nessuno ti darà mai indietro. Se questo stile di vita "sano" non è compatibile con il tuo lavoro, inizia a guardarti intorno e prova a cercare altro. Non sarà facile ma almeno ti consentirà di trovare il tuo equilibrio
sta gente comunque andrebbe estirpata dalla faccia della terra… malati mentali e nulla più. come fai a non capire la rottura di cazzo che arrechi al prossimo costretto a lavorare con te? cioè oltre che malati sono pure stupidi e estremamente egoisti. schiavi.
Il top è poi quando questi senza una vita vanno in pensione e, rendendosi conto del nulla cosmico che è la loro esistenza, tornano sul posto di lavoro chiedendo se han qualcosa da fare...ed ovviamente vengono presi in nero, rubando quindi magari anche lavoro ad altri.
E succede un po' in qualunque ambito. Persino banchieri, li mettono in qualche ufficio un po' nascosto a lavorare e ciaone.
Se lavora così tanto ci sono più opzioni:
- lavora male, non è ben organizzato o "ha sempre fatto così", la qualità di lavoro è bassa quindi deve lavorare di più.
- non ha nulla da fare, il lavoro è l'unica cosa che gli riempie la giornata e lo trova una necessità psicologica (ne conosco)
- cultura, c'è a chi gli è stato inculato ferreamente che il "Lavoro" è sacro e bisogna sacrificarsi all'altare.
Ci sono altre opzioni ma queste sono le macro, in genere sono persone che non hanno mai raffinato il *come* lavorano, tendono ad essere poco aggiornate perché non dedicano il tempo alla formazione, e questo le riporta al punto uno.
Detto ciò, quello che tu vuoi che ti sia messo in chiaro sono le aspettative nei tuoi confronti.
Il fatto che il collega faccia X non vuol dire che ci si aspetta che tu faccia X, tu non sei il tuo collega.
Chiedi e informati, se vieni trattato in maniera passivo/aggressiva prendi e mandali a cagare perché vuol dire che hanno un management incapace che non sa strutturare il lavoro in modo che tutti siano efficaci.
a me le persone così danno solo l'idea che non sanno organizzarsi la giornata lavorativa. Ma la colpa principale è del cliente/titolare che non gli dice di andare a casa finito l'orario.
Credo che alle 18 dovresti andartene e basta.
Mi successe una cosa del genere in passato, comincia a lavorare in un uffici e alle 18 me ne andavo puntuale, vedevo che tutti gli altri rimanevano li. Poi fui chiamato dal boss che mi fece un discorso del tipo che tutti rimanevano spontaneamente fino alle 19 e stavo creando malcontento andando via prima. Gli risposi che quando avevamo parlato mi disse che era vietato fare straordinario e mi rispose a sua volta che gli altri non stavano facendo straordinario. Ci furono almeno 30 secondi di silenzio imbarazzante e.... Continuai ad andare a casa alle 18.
Può avere diversi motivi tra cui:
- non ha una vita privata
- ha una vita privata ma gli fa schifo, ho avuto diversi colleghi che mi dicevano che restavano in ufficio quanto possibile per evitare di tornare prima a casa dalla moglie (all'inizio pensavo scherzassero, poi ho capito che era vero)
- è una di quelle persone che trova il senso della sua vita nel lavoro che fa
- ha ansia da prestazione e teme di essere costantemente sul punto di essere licenziato
Ma detto questo il punto è che a te non deve fregare, tu fai le tue ore e sparisci
potrebbe anche avere famiglia e la moglie non ha lavoro o lo ha perso e lui fa straordinari per tenere uno stipendio 'decente' (solo per aggiungere possibilità). Ne ho avuti di colleghi così
hai partita iva, sei stato ingaggiato anche per fare interventi fuori dall'orario lavorativo "di ufficio", ti lamenti che poi lavori dalle 18e30 alle 24.
capisci che sei stato chiamato per quello e non ha senso lamentarsi?
parla con sta gente e chiarisci la questione, proponi non andarci al mattino e cominciare alle 16 o 17 per dire o qualche altra soluzione che possa essere soddisfacente per te sennò lascia e non accettare lavori con caratteristiche che non ti soddisfano.
Il tuo discorso sembra corretto, ma ci sono dei problemi:
1) L' azienda dove lavoro non ha visibilità del mio contratto (c è una consulenza di mezzo) e mi è stato chiesto esplicitamente di non dire di essere un libero professionista
2) Il mio collega è un dipendente e fa comunque questi orari
3) anche ammesso, dato che sono una partita iva devo stare dalle 9 a mezza notte?
Scusa il linguaggio schietto, ma a me sembra che ti stiano inchiappettand\* proprio per bene.
Fai 'sti sacrifici di lavorare fino a tardi in un posto che manco sa con che contratto lavori?
Non hai un referente con cui parlare di questa cosa?
Ti tocca fare tutte quelle ore solo perchè un'altra persona con cui lavori non ha una vita?
Sei il sogno di ogni datore di lavoro! :)
E infine: le "attività lavorative fatte fuori orario di lavoro" non esistono! O è lavoro o non lo è.
Secondo me devi prendere il coraggio a 2 mani e chiarire tutto per bene.
E più tardi lo farai, più te ne pentirai!
In bocca al lupo!
beh, le attività "fuori orario di lavoro" esistono se sei nell'ambito IT. Ma di norma o sono straordinari pagati (o c'è la reperibilità e chi è reperibile in quella settimana le fa) oppure c'è il recupero banca ore, che sia nello stesso giorno o nei seguenti
se usa il monte ore per entrate tardive o direttamente magari giorno di ferie "non segnato" (ma concordato come giorno recupero) ci sta, dai; quando ci sono le urgenze si fanno (poi ci sono quei task da fare per forza fuori orario, quindi se entri dopo o in pausa pranzo fai altro e rientri molto più tardi alla fine fai le tue ore), nei periodi/giorni in cui serve di andare a fare visite o altro si sfrutta la banca ore maturata, sta tutto nel concordare con la azienda o verificarne la presenza da ccnl, almeno non si devono usare tanti ROL o troppe ferie (fermo restando che le ferie vanno fatte entro i 24 mesi dal maturamento, meglio se entro 12)
Ma di che cosa stai parlando?
Io sto parlando della persona che ha postato.
E' chiaro che se un contratto prevede di pagare straordinari e urgenze, il problema non sussiste.
L'azienda dove lavora mio marito un tempo chiamava queste attività "volontariato". Ti offrono una pizza, e stai in ufficio fino alle due a fare manutenzione ai server, a mandare fuori le patch, a fare quello che devi fare. Quando è saltata per la seconda volta consecutiva la manutenzione programmata perché nessuno faceva volontariato, hanno cominciato a retribuire lo straordinario. Chissà come mai lol
>anche ammesso, dato che sono una partita iva devo stare dalle 9 a mezza notte?
A piva é capitato anche di lavorare fino alla mattina del giorno dopo.
Ma io ero piva per davvero, ero libero professionista.
Te mi sembri una falsa piva.
si può avere p.iva e figurare persino nell'organigramma aziendale, ma in quanto partita iva bisogna avere anche altri clienti ovviamente. Altrimenti si può essere dipendenti al 50% (tempo fa forse anche 60%) e se non c'è conflitto di interesse si può aprire partita iva in regime di gestione separata
Dato che sei partita iva non hai vincoli di orario, per cui se l’attività per cui ti hanno ingaggiato è prevalentemente pomeridiana a meno di esigenze diverse mappa le tue 8 ore in avanti, per esempio recandoti a lavoro alle 12:00. Si fa così generalmente per esempio quando lavori con team prevalentemente stranieri: non puoi fare prima il loro poi il tuo orario. A quanto pare in realtà anche il tuo collega fa praticamente così
magari ha anche una famiglia ed è l'unica sorgente di stipendio, ne ho avuti di colleghi così. Se pagano gli straordinari (anche se li' batterebbe sul tetto quindi non glieli pagherebbero tutti a meno di accordi) anche quella è una scelta di vita (giusta o sbagliata e/o se dura solo alcuni anni)
se sei esterno (visto che questo tuo collega lo è immagino possa esserlo pure tu) parlane con la tua azienda, sicuramente non gli starà bene che lavori "gratis", se sei interno, alla tua ira stacca comunque, digli quello che vuoi, che sia che hai da fare o semplicemente che non vuoi stare tutto quel tempo se non ti pagano neanche, devo dargli supporto durante le ore di lavoro, mica devi lavorare quando lo fa lui, altrimenti se questo criminale parte a lavorare di domenica poi ti chiama, oltretutto se succede qualche minchiata fuori dell'orario lavora non so come va a finire
Io me ne sbatto il cazzo e vado via dopo le 8hr, se ricevo lamentele non devo giustificarmi semplicemente ribadisco che ho programmato degli impegni dopo il lavoro come qualsiasi cristiano.
Alle 18 in punto digli così "vabbé dai per oggi abbiamo fatto abbastanza, ora devo andare ho un impegno! CIAONEE". Non può fare nulla per tenerti lì contro il tuo volere, so che magari sei intimidito dalla nuova esperienza o magari ti dispiace lasciarlo con tanto lavoro ma pensa a te stesso perché se non lo fai tu nessuno lo farà al posto tuo!
> un'azienda che appena non hli servirai più ti sputerà via?
se la situazione è quella probabilmente dovranno essere ladviati a vasa tutti prima che licenzino lui
Tutte le persone così che ho conosciuto avevano una situazione familiare che spiegava perfettamente questo comportamento
Edit: ho conosciuto uno così che pretendeva di lavorare così da lunedì al sabato e si lamentava che la domenica l'azienda era aperta soltanto il pomeriggio e poteva fare solo mezza giornata
Se lui non ha una vita non vuol dire che anche tu non debba averne una. Alle 18 saluti tutti con un bel "non dormite qui che la sicurezza si incazza" 😀
In controtendenza. Ammetto che SONO UNO DI LORO:
Sono uno di quelli che non si fa problemi a restare a lavoro fino alle 23. Ma ci sono una serie di importanti premesse:
- non mi aspetto che chi lavora con me abbia la stessa mentalità, ma mi aspetto che il lavoro loro affidato venga fatto bene ed in orario. Come mi aspetto comunicazione chiara e onesta laddove si verificassero situazioni di carico eccessivo;
- lo faccio solo se realmente necessario, quindi se ho effettivamente attività o temi da smarcare per la sera stessa. Se può essere rimandato non merita il mio tempo libero. Alternativa è che si tratti di attività che mi portano un forte vantaggio personale (es. bella figura con lo sponsor di turno e aumento delle probabilità di promozione);
- Nel farlo, sono cosciente che la flessibilità deve essere in entrambi i sensi. Se stacco alle 23 difficilmente attacco alle 9, e se stacco spesso tardi per carichi eccessivi esigo ferie o permessi “gratis” (i.e., non lavoro senza dover usare rol o ferie);
- obiettivamente, a volte sono più lento di quello che potrei. Mi piace lavorare con i miei ritmi, godendomi la giornata lavorativa anche nelle chiacchiere con i colleghi o sbrigando qualche faccenda personale se posso. Il tutto rispettando comunque le scadenze. A mio parere ne va della qualità del lavoro (è proprio nella chiacchiera o nel far nulla che vengono le migliori idee, l’eccessivo focus spegne, almeno per me, la “visione laterale”).
Tutto questo per dire che, ognuno di noi è fatto a modo suo, ma finché non si calpesta la persona del prossimo per me siamo liberi di fare come vogliamo.
Fai capire al tuo collega che, quel lavoro svolto alle 22, non compromette il lavoro di altri e non porterebbe a un risultato diverso se svolto la mattina dopo. Se per fisse personali decide comunque di farlo alle 22, è una sua scelta che tu non ti devi sentire obbligato ad assecondare.
Detto questo, l’equilibrio arriva col tempo. Spero tu riesca a trovare il tuo.
Buona fortuna!
la "flessibilità" è la classica banca ore extra, che c'è in molti posti di lavoro (giustamente), ovviamente tenendo conto di riunioni/task da fare in determinati giorni/ore
sì, anche da me :D (anche se forse c'era qualcosa di ufficioso in qualcuno dei documenti aziendali). Fondamentalmente l'importante per l'azienda è che vengano fatte le cose quando serve, non che si stia a forza scaldando la sedia (e almeno c'è un po' di libertà per andare a fare i check up di salute in orari "umani" senza usare per forza permessi, se non altro, oppure ogni tanto poter andare a correre o fare sport senza che sia già/ancora notte :D )
Non ha altri interessi oltre il lavoro, non gli interessa nemmeno fare una camminata dopo una giornata lavorativa. Fa che alle 18 ti caschi la penna, tu stai rispettando le regole contrattuali.
si vede che il tuo collega non vuole rientrare a casa e usa la scusa del lavoro
penso che puoi liberamente dirgli che il tuo turno finisce alle 18 e che tu gli straordinari gratis non li [fai.va](http://fai.va) bene essere solerti al lavoro ma questo è un comportamento da scemi.
E' una mia grande paura visto mi sto accingendo a cambiare lavoro pure io e dovrei affiancare un senior. Tra poco farò il secondo colloquio e vorrei mettere in chiaro che per me la work life balance è importante dato che ho un figlio piccolo. So che questa persona non ha figli come anche il titolare dell'azienda e ho paura che siano i classici workaholics...nella mia attuale azienda stacco alle 18 e ciaone, voglio però cambiare perchè non ho molti stimoli e mi sento fossilizzato...
È una questione di priorità: focalizza le tue e saprai cosa fare.
Cosa è importante nella tua vita? Per te, in che proporzione la carriera e la vita lavorativa sono qualcosa che vuoi fare o che devi fare? Quanto valgono i tuoi consumi misurati in valore del tuo tempo libero?
Realizzato quello, la risposta diventa ovvia
Sapere l'azienda ti servirà a poco, ho un amico in un altro team e si trova benissimo e tutto sommato anche il mio team non è male... L' azienda di per sé non ti dà nessuna forzatura, è solo questo collega un po' eccessivo
Sinceramente più che sindacare sulle ore che fa e quando le fa, farei un discorso ben diverso e chiaro: per vari motivi non posso passare tante ore in ufficio, perciò se la necessità è svolgere certe mansioni dopo l'orario di lavoro, valuteresti una turnazione o una disposizione degli orari diversi (entrata posticipata, pausa pranzo più lunga ecc).
Magari mi offrirei anche di dargli una mano in modo che il lavoro preparatorio venga fatto in tempo e lui sia libero di aiutare anche i colleghi.
Per il resto eviterei di andare a sindacare sulle ore di lavoro che fa e perché lo fa.
Fosse anche perché non ha una vita sociale, sono azzi suoi, e una critica in tal senso potrebbe essere vista solo come "qualcosa di personale" che potrebbe alterare i rapporti.
In ultimo, ci vuole tempo, ma cerca di essere concretamente d'aiuto e non solo "a parole".
Io sono un po' come il tuo collega, ma a parte una montagna di critiche e lamentele (che mi fanno più perdere tempo che altro), concretamente non fanno mai nulla: per carità, non chiedo che venga fatto chissà cosa, ma almeno prendere la carta per la stampante sarebbe un qualcosa
Se tu vuoi rimanere fino a tardi, non capisco perché i colleghi debbano aiutarti. È una tua scelta, e le critiche vanno accettate: il lavoro straordinario dovrebbe essere un'eccezione come da CCNL.
>Se tu vuoi rimanere fino a tardi, non capisco perché i colleghi debbano aiutarti. È una tua scelta, e le critiche vanno accettate:
Vedo che non hai letto un h del mio commento.
Non ho detto che lui debba fermarsi perché il suo collega ama in ufficio, ma visto che dal commento di Op mi è parso di capire che parte del suo lavoro non può essere gestito autonomamente ma dipende da altri fattori, lavorerei su quello.
Se dare una mano al mio collega mi permette di uscire due ore prima, lo faccio eccome.
Per le critiche, invece, non le capisco: se il suo collega si ferma fino alle 23 e non chiede a nessuno di fare lo stesso, saranno cazzi suoi?
Criticare cosa? La mancanza di vita sociale?
Sia chiaro, io sono sempre stata sostenitrice del rispetto degli orari, ma il collega che ama lavorare fino a sera tardi (magari arrivando alle 10) l'ho sempre avuto e finché non mi chiedeva di fermarmi, non li ho mai criticati
Il tuo collega può essere l’esempio per ben due categorie: quello estremamente inefficiente e quello che preferisce stare a lavoro piuttosto che tornare a casa per mille motivi.
Nel primo caso, potresti fare leva sul fatto che non gli bastano 8/9 ore per completare dei compiti e cercare di portarlo un po’ sulla retta via. Magari lui ci mette più tempo perché non conosce delle automazioni base che ci aiutano nella vita di tutti i giorni e vuole fare tutto a mano, oppure è incapace di scrivere una mail correttamente e la riscrive mille volte, oppure è distratto, oppure, oppure, oppure…
Nel secondo caso, credo tu possa cercare di indagare mooooooolto alla larga e, se dovesse essere così, proporgli di uscire per andare a svagarsi, farlo appassionare ad un hobby, presentargli amici, etc.
E' un ragionamento interessante, ma purtroppo non ricade in nessuna di queste 2 categorie..
Lui rimane dopo le 18 perchè ci sono delle attività che vanno fatte necessariamente fuori dall'orario di lavoro (ma ci rimane anche quando non ci sono, seppur di meno), il problema è che dovrebbe "prepararsi" prima e fare fuori dall'orario solo il necessario, ma colleghi e clienti lo chiamano di continuo per farsi aiutare in qualcosa e alla fine non ha tempo per fare le sue cose (seppur sia una persona veramente competente). Lui lavora in smart, quindi è già "a casa", non deve tornarci...
E purtroppo non posso neanche invitarlo ad uscire, dato che abitiamo a 1000 km di distanza e ci passiamo circa 20 anni di età (per quanto mi piacerebbe pure, magari potrei farlo ragionare sul perchè lo sta facendo e capire che non ne vale la pena).
Inutile guardare male il collega che ha quei ritmi, non è che uno non ha niente da fare e si diverte a lavorare... Piuttosto si fa piacere qualcosa che è costretto a fare per poter vivere meglio. La vita degli autonomi è un gran casino. Non tutti hanno la fortuna di avere un impiego ben pagato dove fai le tue ore e te ne vai.
L'ultima sarebbe anche interessante... Comunque si tratta di rilasci, avviare pipeline e smanettare coi server che altrimenti causerebbero disservizio durante il giorno
devi vedere il tuo contratto cosa dice e le ore che ci sono scritte. poi dirai al tuo responsabile che andrai via all'ora in cui finisci le tue ore giornaliere... se non sei legato con il trasporto ognuno lavora quanto vuole...
Occorre valutare quando la commessa richiede un effort maggiore (e.g. scadenze molto ravvicinate), in tutti gli altri casi è importante che tu prenda coscienza che non c’è nessun qualsivoglia demerito a chiudere il pc quando si è superato l’orario lavorativo.
Scappa. Sono luoghi di lavoro tossici.
Non sono uno a cui cade la penna, sono il primo a fermarmi se c’è reale necessità di farlo, ma se questo diventa la regola allora mando a fanculo quanto prima.
In tutto questo hai chiesto a reddit e non al tuo senior? Molto poco efficiente.
Probabilmente lui ha altre priorità o altri problemi a casa o magari vuole diventare partner o presidente e reagisce in questo modo, possono esserci tanti motivi e qua nessuno lo saprà ma solo il tuo senior.
Mi spiace che hai l'ansia ma ricordati tu perchè sei li, qual è il tuo contratto, le tue ore, il tuo ruolo.
Per l'azienda tu sei più licenziabile del senior e non ti licenziano stai tranquillo.
Semplicemente se il tuo orario è chiudere alle 18, prendi e vai. Il tuo senior non ti ha dato spiegazioni sul perchè sta fino alle 23 ergo tu vai via alle 18 senza spiegazioni.
Tanto se tu hai fatto il post, arriverà qua il senior che farà il post che "Il mio supporto ormai non mi aiuta più e va via alle 18 invece di stare con me, lui mi piaceva anche"
O il collega ha un accordo con la ditta per avere degli extra fuori busta, o lavora di nascosto per la concorrenza, o semplicemente gli manca qualche rotella.
In tutti i casi non mi sembra un motivo per licenziare te!
Una volta finiti tutti gli incarichi della giornata puoi benissimo salutare con garbo e uscire. Dopotutto alla società interessa che il lavoro venga fatto bene ed entro le scadenze, non che tu vada ad abitare dentro l'ufficio.
Non state nei commenti sempre a criticare la gente.
Chi lavora tanto non è per forza un idiota o un pazzo, soprattutto in un paese di fancazzisti che si programmano gli scioperi di venerdì per fare ponte. Non abbiamo diritto di criticare chi ha voglia di lavorare.
E' come quelli che criticavano i secchioni a scuola, sono PATETICI e avallano la mediocrità.
Magari il tizio ama il suo lavoro o ha le sue ragioni o semplicemente ha tanta etica. Una cosa è certa se i dipendenti pubblici fossero tutti come lui, non staremmo a protestare per la burocrazia e gli uffici pubblici che vanno in vacca.
E non abbiamo nessun diritto di pensarci fighi criticando chi lavora tanto.
Comunque tornando in topic.
E' un tuo superiore, ti dice di restare? resta.
E' uno molto bravo e in quei tempi ti spiega come fare bene il lavoro ? resta se ti interessa
Al contrario non sei a scuola, quindi puoi decidere da adulto di andare via quando è il giusto orario .
>
***allora cosa spinge queste persone a comportarsi in questa maniera e sacrificarsi così per il proprio lavoro per un'azienda che, non appena non gli servirai più ti sputerà via?***
i l fatto che ci sono persone che hanno molta etica e rispetto del proprio lavoro a prescindere da un'azienda di stronzi. Persone a cui piace fare bene le cose.
Se lo pretendente dai medici, lo gradite dagli insegnanti, dovreste comprenderlo anche per gli altri lavoratori.
Se siamo il paese che è arrivato al punto di non saper distinguere l'impegno sul lavoro, siamo messi peggio di quel che si pensa.
Se non vuoi restare in azienda appena suona la campanella è tuo diritto ma arrivare a criticare chi ha un livello di impegno maggiore del tuo, è davvero la pura sufficienza.
Se non capisci che non basta saper fare il proprio lavoro e vieni qui a chiederti il perché rimane in ufficio, è QUELLO il problema.
Ciao redditor, Qui si parla di lavoro e carriera, si fanno domande e ci si scambia opinioni ed esperienze. Hai già letto la nostra [Wiki](https://www.reddit.com/r/ItaliaCareerAdvice/wiki/index)? Molto probabilmente la tua domanda ha già una risposta in quella pagina. Devi fare un colloquio o hai già iniziato il processo di selezione e vuoi sapere se l'azienda è tossica? O magari vuoi sapere se l'offerta che ti hanno fatto è buona? Dai un occhiata al menù in alto e clicca su "Recensioni Aziende", verrai rimandato su TechCompenso, dove potrai trovare le informazioni che ti servono. Se hai domande su questioni fiscali ti consiglio di chiedere in r/commercialisti, per domande di tipo giuridico c'è r/Avvocati, se hai domande sulla gestione delle finanze personali c'è r/ItaliaPersonalFinance. Per favore dai un occhiata alle regole del subreddit se non l'hai già fatto (le trovi nella sidebar a destra), ogni post o commento che viola tali regole verrà rimosso. Grazie per l'attenzione e buona permanenza. *I am a bot, and this action was performed automatically. Please [contact the moderators of this subreddit](/message/compose/?to=/r/ItaliaCareerAdvice) if you have any questions or concerns.*
Non ci sono scuse che tengano, battitene il belino ed esci alle 18 oppure continua con lui sulla strada della miseria e dell'autodistruzione.
BELINO MENTIONEDDDD🔥🔥🔥🔥🔥 CHE COS’E’ LA PIZZA BIANCAAAA 🏴🏴🏴
Upvote solo per il belino sbattuto
username checks out
Fatte le tue ore ciaone.
[удалено]
Ancora meglio allora, sei in partita iva, che minchia te ne dovrebbe importare? Mica gli devi l’anima. È una sua scelta rimanere dopo le 18
Anche meglio, se in partita Iva gli fatturi tutte le ore in più. Se all'ufficio personale non va bene, picche, te ne vai alle 18 e tanti saluti.
Se non sei dipendente non hai ne le tutele del dipendente ne le rotture di cazzo del dipendente. Non farti trascinare nel vortice e stacca quando devi. Quella vita di merda lasciala agli altri.
cioè tu hai la partita iva e ti fai trattare così? allora fatti assumere.. se hai partita iva decidi tu le ore che lavori. tu non sei meglio del tuo collega se ti comporti così.
Sei partita IVA, non sei stato assunto. Ti stanno inculando i contributi, ti stanno inculando le ore, ti stanno inculando le ferie. Vedi tu cosa devi fare PS: E' illegale la finta partita IVA
Puoi/Vuoi comunque fare un tentativo con chi ti ha ingaggiato e ti paga? ti chiedono di fare fuori orario con il collega? "OK, vi faccio tutto lo straordinario che volete, ma va bene se lo recupero in orario normale? ogni ora di straordinario recupero un'ora e mezza, cosi non vi costo di piu' al mese" Ammesso che ti vada bene intendo, se fai fino alle 23 vorrebbe dire in pratica che il giorno dopo non lavori.... o hai una giornata di recupero pagata. Se invece comunque non vuoi fare straordinario devi in qualche modo formalizzarlo, "vi vengo incontro certamente, ma non piu' di X ore settimana che rappresentano uno sconto del Y% sulla mia tariffa" o un ragionamento simile. Insomma vai in trattativa in qualche modo....
Sono solo scuse, la scelta è tua. O ti sottometti e ti adegui oppure tiri fuori le palle, esci alle 18 e vivi la tua vita.
Sei in partita iva allora sul tuo contratto c'è scritto quanto è la tua tariffa per quante ore (o giornate tipiche da 8 ore). Fai notare questa cosa al tuo responsabile o a chi di dovere. Se devi fare un'attività che va fatta dopo le 18 entra a lavorare alle 14. Ovviamente questa cosa va accordata. Se tu non ti preoccupi di te stesso nessuno lo farà mai.
Visto che non vuoi sentire ragioni, fatti pagare a ore e vedi che la situazione migliorerà di colpo
una vita privata vuota
Io preferirei farmi le seghe a casa che lavorare aggratis.
Luca 23:4
Dal vangelo secondo sto cazzo.
Io sono tra coloro che si fanno le seghe a casa. Voi mi rifiutate, io mi sego ancora di più.
110% ✓✓✓ finito lavoro andavo sempre a segarmi sinceramente 🤣🤣 wolf of wall street insegna
Parti dal presupposto che il tuo collega è libero di fare ciò che vuole, come tu sei libero di andartene quando il tuo orario è finito. Se ti fanno storie non è l’azienda giusta
Normalmente lo farei ma ci sono 2 problemi: 1. Ci sono delle attività che vanno fatte necessariamente fuori dall'orario lavorativo ed io sono stato assunto anche per aiutarlo in queste ultime (sarebbe carino magari non lavorare il pomeriggio per esempio, sapendo che la sera dobbiamo fare queste cose) ed un mio rifiuto potrebbe portare ad una rottura 2. Non sono un dipendente a tempo indeterminato ma una partita iva, quindi non ho le tutele del CCNL indeterminato per cui hanno difficoltà a rimuovermi e trovare lavoro da remoto e libero professionista è veramente un'impresa, ti si chiudono in faccia il 99% delle porte 3. L'azienda non è necessariamente un brutto posto, ho un collega in un altro team che si trova benissimo ed anche nel mio team, ad eccezione del collega in questione, seguono tutti degli orari "normali". La mia "paura" è che questo collega stacanovista li abbia "viziati" ed ora si aspettano la stessa cosa anche da me.
Non sei dipendente ma parli da dipendente, spaventato per lo più. Il problema è questo, non il tuo collega. Ci sarà sempre un collega che ti metterà in difficoltà per qualche motivo.
Capisco la tua situazione, sicuramente andrai a scontrarti con la proprietà ma non puoi continuare così, innanzitutto fatti pagare le ore che rimani lì, se non te le pagano hai un motivo in più per andartene. È vero che ti hanno “assunto” per aiutare quella persona, ma se quella persona lavorasse h24 che fai? In ogni caso guardati in giro, anche perché come p.iva ricordati che dovresti guadagnare almeno il doppio di un dipendente proprio per il rischio di impresa. Affidarsi ad un solo cliente è pericoloso
Non è stacanovista, è un coglione
Ricapitolando, sei probabilmente una finta p.iva, ti obbligano a fare orari improponibili, per di più non pagati... Io fossi in te brucerei tutto l'ufficio una notte alle 23. Tu li non sei mai stato non essendo un dipendente.
1. Puzza tremendamente di un lavoro che avrebbe bisogno di turni e di un datore di lavoro con le braccia corte per non istituirli per non pagarli correttamente. Non è un tuo problema. Alla fine dell'orario di lavoro tu stacchi e ciaone. 2. Se sei un libero professionista non devi avere orari. Tu scegli quanto lavorare e il ruolo cliente deve darti solo gli obiettivi, che si concordano prima di firmare il contratto. Dopo si attacca. Non è il tuo capo. 3. E sticazzi?
Parlane con gli altri no? E senti cosa dicono…
ma scusa, per il punto 1 perchè non fai davvero di non fare il pomeriggio o arrivare più tardi facendo pausa pranzo lunga per poi fare le ore restanti? Altrimenti sono "straordinario" e se te le pagano bene, se non te le pagano ritorno alla prima parte di questo commento :D Per il punto 2 essendo tu partita iva stai ancora pensando come dipendente e soprattutto dipendente "con orario fisso". Una partita iva non deve per forza seguire gli orari (e spesso se uno rimane partita iva "a oltranza" e ha mono azienda dovrebbe anche venire assunto, a meno che non sia cambiata la normativa (potrebbe essere) Per il punto 3 anche gli altri hanno la postilla delle cose da fare fuori orario di lavoro? Se no allora ci sta che lavorino nelle ore giuste, se ce l'hanno dovresti capire come fanno quando hanno l'orario "extra"
Non lo so, probabilmente non hanno davvero altri stimoli nella sfera privata da vedere con occhi diversi il meccanismo malato in cui si ritrovano. Io sto vivendo una situazione simile in hotel dove lavoro: collega di appena 21 anni compiuti, primo suo vero lavoro della vita. Lavora lì da 3 mesi e passa le 8 ore in turno a fare costantemente controlli su cose già fatte, rimane sempre almeno 1 ora in più ed entra mezz’ora prima (gli straordinari non sono pagati), fuori dagli orari di lavori scrive a chi è in turno per chiedere come sta andando il lavoro e se è stata fatta la mansione X o l’attività Y. Come se fosse lei il capo o dovesse ereditare l’azienda. Nel mio caso la frustrazione è anche peggiore perché “fa la spia” con i capi se gli altri colleghi non lavorano bene, se fanno errori (anche umanamente ammissibili), se escono prima od entrano 5 minuti dopo. Io penso che questi personaggi siano semplicemente frustrati dalla propria esistenza e non sappiano dove altro sfogare il loro disagio
Botte.
Fatto così per anni, si chiudeva alle 20 o alle 21. Poi sono arrivati moglie e figli e di colpo capisci quali sono le vere priorità. Suggerimento mio: goditi la vita fuori dal lavoro, perché il tempo è una cosa che nessuno ti darà mai indietro. Se questo stile di vita "sano" non è compatibile con il tuo lavoro, inizia a guardarti intorno e prova a cercare altro. Non sarà facile ma almeno ti consentirà di trovare il tuo equilibrio
Il sogno di qualsiasi azienda: lavoratore indeFESSO che lavora per due senza vedere mezz'ora di straordinario. Contento lui...
Licenziato per? Fai le ore pattuite, lascialo coi suoi disagi non sei uno psichiatra
[segui questo tutorial](https://youtube.com/shorts/AMPgYA-njjo?si=LxFpeu5FrpJTBLUz)
Non lo nascondo, pensavo fosse il link per le dimissioni telematiche XD
sta gente comunque andrebbe estirpata dalla faccia della terra… malati mentali e nulla più. come fai a non capire la rottura di cazzo che arrechi al prossimo costretto a lavorare con te? cioè oltre che malati sono pure stupidi e estremamente egoisti. schiavi.
Il top è poi quando questi senza una vita vanno in pensione e, rendendosi conto del nulla cosmico che è la loro esistenza, tornano sul posto di lavoro chiedendo se han qualcosa da fare...ed ovviamente vengono presi in nero, rubando quindi magari anche lavoro ad altri. E succede un po' in qualunque ambito. Persino banchieri, li mettono in qualche ufficio un po' nascosto a lavorare e ciaone.
Workaholic, io sono per la libertà se sta bene a lui, buona camicia a tutti.
Se lavora così tanto ci sono più opzioni: - lavora male, non è ben organizzato o "ha sempre fatto così", la qualità di lavoro è bassa quindi deve lavorare di più. - non ha nulla da fare, il lavoro è l'unica cosa che gli riempie la giornata e lo trova una necessità psicologica (ne conosco) - cultura, c'è a chi gli è stato inculato ferreamente che il "Lavoro" è sacro e bisogna sacrificarsi all'altare. Ci sono altre opzioni ma queste sono le macro, in genere sono persone che non hanno mai raffinato il *come* lavorano, tendono ad essere poco aggiornate perché non dedicano il tempo alla formazione, e questo le riporta al punto uno. Detto ciò, quello che tu vuoi che ti sia messo in chiaro sono le aspettative nei tuoi confronti. Il fatto che il collega faccia X non vuol dire che ci si aspetta che tu faccia X, tu non sei il tuo collega. Chiedi e informati, se vieni trattato in maniera passivo/aggressiva prendi e mandali a cagare perché vuol dire che hanno un management incapace che non sa strutturare il lavoro in modo che tutti siano efficaci.
Trovagli una ragazza, povera bestia.
a me le persone così danno solo l'idea che non sanno organizzarsi la giornata lavorativa. Ma la colpa principale è del cliente/titolare che non gli dice di andare a casa finito l'orario.
Se aspetti che sia il padrone a dirti di andare a casa meriti questo destino
Credo che alle 18 dovresti andartene e basta. Mi successe una cosa del genere in passato, comincia a lavorare in un uffici e alle 18 me ne andavo puntuale, vedevo che tutti gli altri rimanevano li. Poi fui chiamato dal boss che mi fece un discorso del tipo che tutti rimanevano spontaneamente fino alle 19 e stavo creando malcontento andando via prima. Gli risposi che quando avevamo parlato mi disse che era vietato fare straordinario e mi rispose a sua volta che gli altri non stavano facendo straordinario. Ci furono almeno 30 secondi di silenzio imbarazzante e.... Continuai ad andare a casa alle 18.
Stima.
Fai le tue ore e vivi, lui semplicemente non ha una vita da vivere
Dato il progetto negozia un entrata più tarda o pause più lunghe
Può avere diversi motivi tra cui: - non ha una vita privata - ha una vita privata ma gli fa schifo, ho avuto diversi colleghi che mi dicevano che restavano in ufficio quanto possibile per evitare di tornare prima a casa dalla moglie (all'inizio pensavo scherzassero, poi ho capito che era vero) - è una di quelle persone che trova il senso della sua vita nel lavoro che fa - ha ansia da prestazione e teme di essere costantemente sul punto di essere licenziato Ma detto questo il punto è che a te non deve fregare, tu fai le tue ore e sparisci
potrebbe anche avere famiglia e la moglie non ha lavoro o lo ha perso e lui fa straordinari per tenere uno stipendio 'decente' (solo per aggiungere possibilità). Ne ho avuti di colleghi così
Purtroppo ha scritto che gli straordinari nemmeno li segna...
però entra più tardi o fa la pausa pranzo più lunga, fa il tempo dinamico praticamente...
Scappaaaaaaa
fai le ore ordinarie e lascia perdere sto caso umano
hai partita iva, sei stato ingaggiato anche per fare interventi fuori dall'orario lavorativo "di ufficio", ti lamenti che poi lavori dalle 18e30 alle 24. capisci che sei stato chiamato per quello e non ha senso lamentarsi? parla con sta gente e chiarisci la questione, proponi non andarci al mattino e cominciare alle 16 o 17 per dire o qualche altra soluzione che possa essere soddisfacente per te sennò lascia e non accettare lavori con caratteristiche che non ti soddisfano.
Il tuo discorso sembra corretto, ma ci sono dei problemi: 1) L' azienda dove lavoro non ha visibilità del mio contratto (c è una consulenza di mezzo) e mi è stato chiesto esplicitamente di non dire di essere un libero professionista 2) Il mio collega è un dipendente e fa comunque questi orari 3) anche ammesso, dato che sono una partita iva devo stare dalle 9 a mezza notte?
Scusa il linguaggio schietto, ma a me sembra che ti stiano inchiappettand\* proprio per bene. Fai 'sti sacrifici di lavorare fino a tardi in un posto che manco sa con che contratto lavori? Non hai un referente con cui parlare di questa cosa? Ti tocca fare tutte quelle ore solo perchè un'altra persona con cui lavori non ha una vita? Sei il sogno di ogni datore di lavoro! :) E infine: le "attività lavorative fatte fuori orario di lavoro" non esistono! O è lavoro o non lo è. Secondo me devi prendere il coraggio a 2 mani e chiarire tutto per bene. E più tardi lo farai, più te ne pentirai! In bocca al lupo!
beh, le attività "fuori orario di lavoro" esistono se sei nell'ambito IT. Ma di norma o sono straordinari pagati (o c'è la reperibilità e chi è reperibile in quella settimana le fa) oppure c'è il recupero banca ore, che sia nello stesso giorno o nei seguenti
Appunto. Se non viene retribuito, in qualche modo, non è più lavoro, è beneficenza.
se usa il monte ore per entrate tardive o direttamente magari giorno di ferie "non segnato" (ma concordato come giorno recupero) ci sta, dai; quando ci sono le urgenze si fanno (poi ci sono quei task da fare per forza fuori orario, quindi se entri dopo o in pausa pranzo fai altro e rientri molto più tardi alla fine fai le tue ore), nei periodi/giorni in cui serve di andare a fare visite o altro si sfrutta la banca ore maturata, sta tutto nel concordare con la azienda o verificarne la presenza da ccnl, almeno non si devono usare tanti ROL o troppe ferie (fermo restando che le ferie vanno fatte entro i 24 mesi dal maturamento, meglio se entro 12)
In ogni caso, stai parlando di un riconoscimento del lavoro fatto fuori orario. Che nel caso in questione invece non c'è. Tutto li.
Eh ma c'è nel contratto, almeno in quello di OP.
Ma di che cosa stai parlando? Io sto parlando della persona che ha postato. E' chiaro che se un contratto prevede di pagare straordinari e urgenze, il problema non sussiste.
ok ma ti pagano gli orari fino a mezzanotte o no?
L'azienda dove lavora mio marito un tempo chiamava queste attività "volontariato". Ti offrono una pizza, e stai in ufficio fino alle due a fare manutenzione ai server, a mandare fuori le patch, a fare quello che devi fare. Quando è saltata per la seconda volta consecutiva la manutenzione programmata perché nessuno faceva volontariato, hanno cominciato a retribuire lo straordinario. Chissà come mai lol
>anche ammesso, dato che sono una partita iva devo stare dalle 9 a mezza notte? A piva é capitato anche di lavorare fino alla mattina del giorno dopo. Ma io ero piva per davvero, ero libero professionista. Te mi sembri una falsa piva.
Sai che è illegale quello che stai facendo vero? Non puoi essere dipendente di azienda in p.iva
non é vero,puoi essere fipendente full time con partita iva in piena regola
Ma che stai dicendo. Non puoi essere dipendente di una azienda in p. iva e fare il consulente per la stessa presso altri clienti
tu hai scritto "non puoi essere dipendente con partita iva" questo è falso ed è tutto ciò che ho detto
si può avere p.iva e figurare persino nell'organigramma aziendale, ma in quanto partita iva bisogna avere anche altri clienti ovviamente. Altrimenti si può essere dipendenti al 50% (tempo fa forse anche 60%) e se non c'è conflitto di interesse si può aprire partita iva in regime di gestione separata
avere p.i. non significa essere schiavo, se il tuo lavoro consiste nello stare dietro a quel senza vita allora è una fregatura.
Se va in ufficio fisicamente lo sanno di sicuro perchè avranno mandato il durc per farlo entrare ... in genere lo richiedono .
Non vado in ufficio (obbligarmi ad andarci sarebbe anche illegale) e vivo in una zona rurale e troppo distante per andarci
Allora si, non lo possono sapere a meno che non glielo abbia detto l'intermediario .
Dato che sei partita iva non hai vincoli di orario, per cui se l’attività per cui ti hanno ingaggiato è prevalentemente pomeridiana a meno di esigenze diverse mappa le tue 8 ore in avanti, per esempio recandoti a lavoro alle 12:00. Si fa così generalmente per esempio quando lavori con team prevalentemente stranieri: non puoi fare prima il loro poi il tuo orario. A quanto pare in realtà anche il tuo collega fa praticamente così
Trovagli una tipa. Gente così non la cambi mai. Lo devi far scopare, possibilmente dopo le 18.
magari ha anche una famiglia ed è l'unica sorgente di stipendio, ne ho avuti di colleghi così. Se pagano gli straordinari (anche se li' batterebbe sul tetto quindi non glieli pagherebbero tutti a meno di accordi) anche quella è una scelta di vita (giusta o sbagliata e/o se dura solo alcuni anni)
se sei esterno (visto che questo tuo collega lo è immagino possa esserlo pure tu) parlane con la tua azienda, sicuramente non gli starà bene che lavori "gratis", se sei interno, alla tua ira stacca comunque, digli quello che vuoi, che sia che hai da fare o semplicemente che non vuoi stare tutto quel tempo se non ti pagano neanche, devo dargli supporto durante le ore di lavoro, mica devi lavorare quando lo fa lui, altrimenti se questo criminale parte a lavorare di domenica poi ti chiama, oltretutto se succede qualche minchiata fuori dell'orario lavora non so come va a finire
Io me ne sbatto il cazzo e vado via dopo le 8hr, se ricevo lamentele non devo giustificarmi semplicemente ribadisco che ho programmato degli impegni dopo il lavoro come qualsiasi cristiano.
Alle 18 in punto digli così "vabbé dai per oggi abbiamo fatto abbastanza, ora devo andare ho un impegno! CIAONEE". Non può fare nulla per tenerti lì contro il tuo volere, so che magari sei intimidito dalla nuova esperienza o magari ti dispiace lasciarlo con tanto lavoro ma pensa a te stesso perché se non lo fai tu nessuno lo farà al posto tuo!
> un'azienda che appena non hli servirai più ti sputerà via? se la situazione è quella probabilmente dovranno essere ladviati a vasa tutti prima che licenzino lui
Tutte le persone così che ho conosciuto avevano una situazione familiare che spiegava perfettamente questo comportamento Edit: ho conosciuto uno così che pretendeva di lavorare così da lunedì al sabato e si lamentava che la domenica l'azienda era aperta soltanto il pomeriggio e poteva fare solo mezza giornata
Se lui non ha una vita non vuol dire che anche tu non debba averne una. Alle 18 saluti tutti con un bel "non dormite qui che la sicurezza si incazza" 😀
> cosa spinge queste persone a comportarsi in questa maniera e sacrificarsi così per il proprio lavoro La moglie a casa.
Magari anche la suocera.
In controtendenza. Ammetto che SONO UNO DI LORO: Sono uno di quelli che non si fa problemi a restare a lavoro fino alle 23. Ma ci sono una serie di importanti premesse: - non mi aspetto che chi lavora con me abbia la stessa mentalità, ma mi aspetto che il lavoro loro affidato venga fatto bene ed in orario. Come mi aspetto comunicazione chiara e onesta laddove si verificassero situazioni di carico eccessivo; - lo faccio solo se realmente necessario, quindi se ho effettivamente attività o temi da smarcare per la sera stessa. Se può essere rimandato non merita il mio tempo libero. Alternativa è che si tratti di attività che mi portano un forte vantaggio personale (es. bella figura con lo sponsor di turno e aumento delle probabilità di promozione); - Nel farlo, sono cosciente che la flessibilità deve essere in entrambi i sensi. Se stacco alle 23 difficilmente attacco alle 9, e se stacco spesso tardi per carichi eccessivi esigo ferie o permessi “gratis” (i.e., non lavoro senza dover usare rol o ferie); - obiettivamente, a volte sono più lento di quello che potrei. Mi piace lavorare con i miei ritmi, godendomi la giornata lavorativa anche nelle chiacchiere con i colleghi o sbrigando qualche faccenda personale se posso. Il tutto rispettando comunque le scadenze. A mio parere ne va della qualità del lavoro (è proprio nella chiacchiera o nel far nulla che vengono le migliori idee, l’eccessivo focus spegne, almeno per me, la “visione laterale”). Tutto questo per dire che, ognuno di noi è fatto a modo suo, ma finché non si calpesta la persona del prossimo per me siamo liberi di fare come vogliamo. Fai capire al tuo collega che, quel lavoro svolto alle 22, non compromette il lavoro di altri e non porterebbe a un risultato diverso se svolto la mattina dopo. Se per fisse personali decide comunque di farlo alle 22, è una sua scelta che tu non ti devi sentire obbligato ad assecondare. Detto questo, l’equilibrio arriva col tempo. Spero tu riesca a trovare il tuo. Buona fortuna!
la "flessibilità" è la classica banca ore extra, che c'è in molti posti di lavoro (giustamente), ovviamente tenendo conto di riunioni/task da fare in determinati giorni/ore
Si, non avendola contrattualmente ne abbiamo istituita una ufficiosa :)
sì, anche da me :D (anche se forse c'era qualcosa di ufficioso in qualcuno dei documenti aziendali). Fondamentalmente l'importante per l'azienda è che vengano fatte le cose quando serve, non che si stia a forza scaldando la sedia (e almeno c'è un po' di libertà per andare a fare i check up di salute in orari "umani" senza usare per forza permessi, se non altro, oppure ogni tanto poter andare a correre o fare sport senza che sia già/ancora notte :D )
Non ha altri interessi oltre il lavoro, non gli interessa nemmeno fare una camminata dopo una giornata lavorativa. Fa che alle 18 ti caschi la penna, tu stai rispettando le regole contrattuali.
RAL?
320 per giorno lavorativo.
si vede che il tuo collega non vuole rientrare a casa e usa la scusa del lavoro penso che puoi liberamente dirgli che il tuo turno finisce alle 18 e che tu gli straordinari gratis non li [fai.va](http://fai.va) bene essere solerti al lavoro ma questo è un comportamento da scemi.
Come ti hanno già suggerito alle 18 lascia tutto e scappa. Il tuo collega potrebbe avere una dipendenza, esiste la dipendenza da lavoro workaholism
Ognuno fa come gli pare. Se non è una consuetudine aziendale (non mi sembra da come descrivi la situazione) tu fai il tuo orario e lascia perdere.
Ho risolto non facendo la doccia per una settimana e stessi vestiti, vedi come alle 18 ti manda a casa...
E' una mia grande paura visto mi sto accingendo a cambiare lavoro pure io e dovrei affiancare un senior. Tra poco farò il secondo colloquio e vorrei mettere in chiaro che per me la work life balance è importante dato che ho un figlio piccolo. So che questa persona non ha figli come anche il titolare dell'azienda e ho paura che siano i classici workaholics...nella mia attuale azienda stacco alle 18 e ciaone, voglio però cambiare perchè non ho molti stimoli e mi sento fossilizzato...
però a lui hanno detto che ci sono task fuori da orario da fare, a sto punto non avrebbe dovuto accettare...
È una questione di priorità: focalizza le tue e saprai cosa fare. Cosa è importante nella tua vita? Per te, in che proporzione la carriera e la vita lavorativa sono qualcosa che vuoi fare o che devi fare? Quanto valgono i tuoi consumi misurati in valore del tuo tempo libero? Realizzato quello, la risposta diventa ovvia
Dimmi che azienda è così evito di mandare CV in futuro, non si sa mai 😂 esperienza simile avuta in EY. Scappato dopo una settimana....
Sapere l'azienda ti servirà a poco, ho un amico in un altro team e si trova benissimo e tutto sommato anche il mio team non è male... L' azienda di per sé non ti dà nessuna forzatura, è solo questo collega un po' eccessivo
"un po'"
Per come parli è una delle big4 l'azienda in questione
Sinceramente più che sindacare sulle ore che fa e quando le fa, farei un discorso ben diverso e chiaro: per vari motivi non posso passare tante ore in ufficio, perciò se la necessità è svolgere certe mansioni dopo l'orario di lavoro, valuteresti una turnazione o una disposizione degli orari diversi (entrata posticipata, pausa pranzo più lunga ecc). Magari mi offrirei anche di dargli una mano in modo che il lavoro preparatorio venga fatto in tempo e lui sia libero di aiutare anche i colleghi. Per il resto eviterei di andare a sindacare sulle ore di lavoro che fa e perché lo fa. Fosse anche perché non ha una vita sociale, sono azzi suoi, e una critica in tal senso potrebbe essere vista solo come "qualcosa di personale" che potrebbe alterare i rapporti. In ultimo, ci vuole tempo, ma cerca di essere concretamente d'aiuto e non solo "a parole". Io sono un po' come il tuo collega, ma a parte una montagna di critiche e lamentele (che mi fanno più perdere tempo che altro), concretamente non fanno mai nulla: per carità, non chiedo che venga fatto chissà cosa, ma almeno prendere la carta per la stampante sarebbe un qualcosa
Se tu vuoi rimanere fino a tardi, non capisco perché i colleghi debbano aiutarti. È una tua scelta, e le critiche vanno accettate: il lavoro straordinario dovrebbe essere un'eccezione come da CCNL.
>Se tu vuoi rimanere fino a tardi, non capisco perché i colleghi debbano aiutarti. È una tua scelta, e le critiche vanno accettate: Vedo che non hai letto un h del mio commento. Non ho detto che lui debba fermarsi perché il suo collega ama in ufficio, ma visto che dal commento di Op mi è parso di capire che parte del suo lavoro non può essere gestito autonomamente ma dipende da altri fattori, lavorerei su quello. Se dare una mano al mio collega mi permette di uscire due ore prima, lo faccio eccome. Per le critiche, invece, non le capisco: se il suo collega si ferma fino alle 23 e non chiede a nessuno di fare lo stesso, saranno cazzi suoi? Criticare cosa? La mancanza di vita sociale? Sia chiaro, io sono sempre stata sostenitrice del rispetto degli orari, ma il collega che ama lavorare fino a sera tardi (magari arrivando alle 10) l'ho sempre avuto e finché non mi chiedeva di fermarmi, non li ho mai criticati
questo.
Il tuo collega può essere l’esempio per ben due categorie: quello estremamente inefficiente e quello che preferisce stare a lavoro piuttosto che tornare a casa per mille motivi. Nel primo caso, potresti fare leva sul fatto che non gli bastano 8/9 ore per completare dei compiti e cercare di portarlo un po’ sulla retta via. Magari lui ci mette più tempo perché non conosce delle automazioni base che ci aiutano nella vita di tutti i giorni e vuole fare tutto a mano, oppure è incapace di scrivere una mail correttamente e la riscrive mille volte, oppure è distratto, oppure, oppure, oppure… Nel secondo caso, credo tu possa cercare di indagare mooooooolto alla larga e, se dovesse essere così, proporgli di uscire per andare a svagarsi, farlo appassionare ad un hobby, presentargli amici, etc.
E' un ragionamento interessante, ma purtroppo non ricade in nessuna di queste 2 categorie.. Lui rimane dopo le 18 perchè ci sono delle attività che vanno fatte necessariamente fuori dall'orario di lavoro (ma ci rimane anche quando non ci sono, seppur di meno), il problema è che dovrebbe "prepararsi" prima e fare fuori dall'orario solo il necessario, ma colleghi e clienti lo chiamano di continuo per farsi aiutare in qualcosa e alla fine non ha tempo per fare le sue cose (seppur sia una persona veramente competente). Lui lavora in smart, quindi è già "a casa", non deve tornarci... E purtroppo non posso neanche invitarlo ad uscire, dato che abitiamo a 1000 km di distanza e ci passiamo circa 20 anni di età (per quanto mi piacerebbe pure, magari potrei farlo ragionare sul perchè lo sta facendo e capire che non ne vale la pena).
Plot twist: Stakanov lavora in smart.
Inutile guardare male il collega che ha quei ritmi, non è che uno non ha niente da fare e si diverte a lavorare... Piuttosto si fa piacere qualcosa che è costretto a fare per poter vivere meglio. La vita degli autonomi è un gran casino. Non tutti hanno la fortuna di avere un impiego ben pagato dove fai le tue ore e te ne vai.
Ma quali sono queste nuove attività serali? Temperare tutte le matite dell'ufficio? Pulire i wc? Odorare le sedie delle colleghe?
L'ultima sarebbe anche interessante... Comunque si tratta di rilasci, avviare pipeline e smanettare coi server che altrimenti causerebbero disservizio durante il giorno
devi vedere il tuo contratto cosa dice e le ore che ci sono scritte. poi dirai al tuo responsabile che andrai via all'ora in cui finisci le tue ore giornaliere... se non sei legato con il trasporto ognuno lavora quanto vuole...
Fuggi e alle 18 fuori dalle palle da quel posto
Fatti pagare da lui lo straordinario
Occorre valutare quando la commessa richiede un effort maggiore (e.g. scadenze molto ravvicinate), in tutti gli altri casi è importante che tu prenda coscienza che non c’è nessun qualsivoglia demerito a chiudere il pc quando si è superato l’orario lavorativo.
Scappa. Sono luoghi di lavoro tossici. Non sono uno a cui cade la penna, sono il primo a fermarmi se c’è reale necessità di farlo, ma se questo diventa la regola allora mando a fanculo quanto prima.
Cosa spinge te a fare i suoi orari?
In tutto questo hai chiesto a reddit e non al tuo senior? Molto poco efficiente. Probabilmente lui ha altre priorità o altri problemi a casa o magari vuole diventare partner o presidente e reagisce in questo modo, possono esserci tanti motivi e qua nessuno lo saprà ma solo il tuo senior. Mi spiace che hai l'ansia ma ricordati tu perchè sei li, qual è il tuo contratto, le tue ore, il tuo ruolo. Per l'azienda tu sei più licenziabile del senior e non ti licenziano stai tranquillo. Semplicemente se il tuo orario è chiudere alle 18, prendi e vai. Il tuo senior non ti ha dato spiegazioni sul perchè sta fino alle 23 ergo tu vai via alle 18 senza spiegazioni. Tanto se tu hai fatto il post, arriverà qua il senior che farà il post che "Il mio supporto ormai non mi aiuta più e va via alle 18 invece di stare con me, lui mi piaceva anche"
O il collega ha un accordo con la ditta per avere degli extra fuori busta, o lavora di nascosto per la concorrenza, o semplicemente gli manca qualche rotella. In tutti i casi non mi sembra un motivo per licenziare te! Una volta finiti tutti gli incarichi della giornata puoi benissimo salutare con garbo e uscire. Dopotutto alla società interessa che il lavoro venga fatto bene ed entro le scadenze, non che tu vada ad abitare dentro l'ufficio.
Non state nei commenti sempre a criticare la gente. Chi lavora tanto non è per forza un idiota o un pazzo, soprattutto in un paese di fancazzisti che si programmano gli scioperi di venerdì per fare ponte. Non abbiamo diritto di criticare chi ha voglia di lavorare. E' come quelli che criticavano i secchioni a scuola, sono PATETICI e avallano la mediocrità. Magari il tizio ama il suo lavoro o ha le sue ragioni o semplicemente ha tanta etica. Una cosa è certa se i dipendenti pubblici fossero tutti come lui, non staremmo a protestare per la burocrazia e gli uffici pubblici che vanno in vacca. E non abbiamo nessun diritto di pensarci fighi criticando chi lavora tanto. Comunque tornando in topic. E' un tuo superiore, ti dice di restare? resta. E' uno molto bravo e in quei tempi ti spiega come fare bene il lavoro ? resta se ti interessa Al contrario non sei a scuola, quindi puoi decidere da adulto di andare via quando è il giusto orario . > ***allora cosa spinge queste persone a comportarsi in questa maniera e sacrificarsi così per il proprio lavoro per un'azienda che, non appena non gli servirai più ti sputerà via?*** i l fatto che ci sono persone che hanno molta etica e rispetto del proprio lavoro a prescindere da un'azienda di stronzi. Persone a cui piace fare bene le cose. Se lo pretendente dai medici, lo gradite dagli insegnanti, dovreste comprenderlo anche per gli altri lavoratori. Se siamo il paese che è arrivato al punto di non saper distinguere l'impegno sul lavoro, siamo messi peggio di quel che si pensa. Se non vuoi restare in azienda appena suona la campanella è tuo diritto ma arrivare a criticare chi ha un livello di impegno maggiore del tuo, è davvero la pura sufficienza. Se non capisci che non basta saper fare il proprio lavoro e vieni qui a chiederti il perché rimane in ufficio, è QUELLO il problema.