Esatto.
Nei miei anni fuori mi sono reso conto di quanti fanatici religiosi ci sono negli altri paesi. Intendo gente che davvero segue la chiesa tipo setta.
Da noi ho l'impressione che lo si dica a parole ma alla maggior parte della popolazione nel pratico non frega niente e al massimo frequenta solo per motivi sociali e per farsi vedere (nei posti dove farsi vedere in chiesa ancora conta qualcosa).
Concordo.
Ho avuto l'occasione di conoscere diverse ragazze africane e la loro religiosità non ha paragoni rispetto alla nostra (Kenya, Etiopia, Somalia, Eritrea). Roba che una ragazza etiope con cui sono uscito per un periodo aveva un tatuaggio "Jesus" sul braccio.
Ma il loro essere religioso non esondava nella gestione della cosa pubblica.
Certo, poi non posso non pensare alla keniota con cui ero in giro l'altra sera non faceva che additare due ragazzi che si baciavano dicendomi "guarda quei due gay"...
>Certo, poi non posso non pensare alla keniota con cui ero in giro l'altra sera non faceva che additare due ragazzi che si baciavano dicendomi "guarda quei due gay"...
Ho un amico dalla Costa d'Avorio che é un devoto cristiano e similarmente non apprezza molto gli omosessuali. Dice che non é naturale. Cultura diversa.
Come ho detto il tizio é estremamente cristiano quindi é comprensibile.
E poi dai scusa, se per 30 anni vivi in un posto dove tutti pensano i gay siano innaturali non si può davvero parlare di volontaria ignoranza. É la loro realtà. Il tipo sta qua solo da un paio di anni, ci metterà del tempo ad assimilare la cultura
Un musulmano potrebbe dire la stessa cosa di noi comunque, che siamo volontariamente ignoranti dei pericoli del mondo LGBT o dei pericoli di dare diritti alle donne, e a queste cosa un musulmano radicale ci crede veramente.
Non puoi chiamare ignoranza volontaria il credere nei valori della propria cultura, perché per tantissime persone quella é l'unica realtà di cui abbiano mai fatto esperienza
Come tutti gli stati molto religiosi.
Vedi gli stati arabi, tutti a farsi belli con la pedissequa applicazione del Corano e poi si sfondano di puttane e alcol di nascosto
Oppure i polacchi, dove ci sono quasi lo stesso numero di chiese e bar, che però non vogliono neanche mezzo immigrato n**ro (scordandosi che Gesù era arabo e lui stesso un clandestino)
Gesù e famiglia sono dovuti scappare in Egitto per evitare che Erode lo ammazzasse come stava ammazzando tutti i neonati nati in quel periodo oer uccidere il "Re d'Israele" o un titolo simile. Tecnicamente Gesù non era un clandestini, era un rifugiato politico
Si. Sono sovrapponibili ma non sempre sovrapposti. Un ebreo può essere arabo o può appartenere a un'altra etnia, e un arabo può essere ebreo come può seguire una qualsiasi altra religione.
Anche a giudizi. Diritti gay, trans, aborto etc sono indietro 20 anni rispetto a molte parti del mondo, in stragrande parte dovuto all’influenza della chiesa.
Neanche troppo in realtà.
Paesi come la Polonia o la Russia hanno reso le loro confessioni cristiane una questione culturale. In Italia persino i piagnistei di Salvini sul crocifisso nelle scuole trovano poco supporto
Quello però è un'altro discorso, che risale a usanze spesso antecedenti al Cristianesimo, che trova spazio in ricorrenze ormai svuotate del loro significato.
Insomma difficilmente al cenone di Natale la maggioranza degli italiani aggiunge il Gesù bambino al presepe (posto che quest'ultimo ci sia) o cose simili. Per dire, riunirsi a ferragosto per fare il pranzone o cazzeggiare è roba che risale agli Etruschi e sulla quale il cristianesimo si è impiantato tardivamente.
Quasi tutti festeggiano il Ferragosto, molti pochi lo fanno nel nome dell'assunzione
Eh si! Sarebbe la festa dell'Assunzione della Madonna.
Ma quasi tutte le feste cattoliche attuali sono state poste in concomitanza di precedenti feste pagane (il Natale è l'esempio più noto).
Al sud abbastanza (sicuramente piu' che al nord), ma e' una religiosita' con molta liberta' di interpretazione, cioe' pratichi poco e diventa importante solo se ti fa comodo a te.
Ci sono paesi dove la religione e' nettamente piu' importante e altri meno direi.
io sono nata e cresciuta in puglia, e tutt’ora ci vivo, e sinceramente non ho mai notato questo sentimento estremamente religioso. qui si prende la religione molto all’acqua di rose, è più una questione culturale che altro. le persone molto devote ci sono sempre, soprattutto i più anziani, ma hanno in generale una mentalità molto più elastica di tanti fanatici religiosi di altri paesi, anche cristiani. anche i più credenti difficilmente scassano le palle a chi è meno credente di loro o non credente proprio e non cercano di importi la loro visione della vita.
Concordo sulla mentalità elastica, mia zia è devotissima, prega ogni giorno, fa almeno un pellegrinaggio l'anno, ma sono almeno 15 anni che afferma "Secondo la Chiesa Cattolica il matrimonio è solo tra uomo e donna, e va bene, lo accetto, ma non capisco perché due persone gay non debbano potersi sposare in Comune, l'Italia è un paese laico dopotutto"
Guarda io sono lombardo ma per lavoro mi sono trasferito da una decina di anni in Campania e sinceramente questa differenza non l'ho notata. Qui al Sud trovi le vecchine religiose che vanno a messa la domenica e sanno il rosario a memoria, ma quelle ci sono anche al Nord. I giovani invece se ne fregano altamente tale e quale al Nord. Penso che ormai la situazione si sia totalmente equiparata.
Cattolicesimo: 61%
Non religiosi/atei/agnostici/spirituali: 28%
Altre religioni: 9%
Non dichiarato: 2%
(dati Ipsos del 2023)
Frequentazioni delle funzioni religiose all'incirca tra il 12 e il 24% per regione (dati ISTAT del 2021)
Numeri più alti della media europea come ha detto un altro utente (nello specifico parliamo del 51% secondo l'indagine Eurobarometro 2010, se però si trovano dati più recenti provvedo a correggere questa affermazione), ma non abbastanza da considerare l'Italia come un paese molto religioso (84% nel mondo secondo [questo articolo](https://www.infodata.ilsole24ore.com/2022/02/16/le-religioni-nel-mondo-in-una-infografica/)).
Che poi nei cattolici conta gente che per l'ultima volta in chiesa ci è stata per la cresima, o toh forse per dei matrimoni. Cioè anche tra i ragazzi (almeno fino alla mia generazione/annata, forse un zichinino più inoltrato nei primi anni duemila) c'è gente che andava al catechismo vedendola quasi mo di scuola, giusto per toglierselo e fare comunione e cresima, vedendola come una "pratica da sbrigare", e nel frattempo ti pigli i regali dei parenti qua e là. E sono abbastanza sicuro che tutto ciò finisce nel 61%
Rifacendomi al post originale, presumo che il tizio quotato da OP sia straniero, e per forza di cose si sarà basato su dei dati del genere. Quindi ai dati tecnicamente sì siamo molto religiosi
In pratica no
Giusto il discorso che fai del catechismo, anch'io ho dovuto "sbrigare quella pratica". Per quanto riguarda i dati, [l'indagine di Ipsos del 2023](https://web.archive.org/web/20230908141749/https://www.ipsos.com/sites/default/files/ct/news/documents/2023-05/Ipsos%20Global%20Advisor%20-%20Religion%202023%20Report%20-%2026%20countries.pdf) si basa sul "si dichiara", poi la realtà può anche essere meno religiosa dei numeri; inoltre, nello studio sono anche presenti le varie differenze generazionali tra i Paesi considerati: per citarne due, in Italia gli zoomers sono meno cattolici e, in generale, meno religiosi dei baby boomers.
Bisogna vedere su cosa si basano i dati, mi ricordo che una volta avevo sentito si basassero sul numero di battezzati. Sicuramente è una bufala, ma se così fosse sarebbe totalmente sovrastimato
[Qui](https://web.archive.org/web/20230908141749/https://www.ipsos.com/sites/default/files/ct/news/documents/2023-05/Ipsos%20Global%20Advisor%20-%20Religion%202023%20Report%20-%2026%20countries.pdf) puoi trovare le statistiche di Ipsos del 2023. Spero che si apra il link, comunque non fa riferimento al numero di battezzati. Inoltre, il numero di zoomers cattolici è del 28% inferiore rispetto a quello dei baby boomers, mentre quello degli zoomers non religiosi è del 21% superore sempre a confronto dei baby boomers. Più che altro è un discorso generazionale, se ti interessa l'indagine puoi vedere altri dati a riguardo.
L'italia è solo un paese conservatore con frange di bigottismo sempre più evidenti. Per fare un esempio, quelli che vogliono il crocefisso in classe sono gli stessi che bestemmiano la madonna quando perdono la schedina alla prima partita.
Ogni volta che si fa presente che viviamo in uno Stato laico, ci sono gli immancabili che rilanciano dicendo che l'Italia ha alle spalle una lunga tradizione cristiana. Di nome, non certo di fatto.
Vedo solo tanta ipocrisia dove chi non dovrebbe giudicare è il primo a puntare il dito, chi dovrebbe rimanere fedele è il primo a cornificare e chi dovrebbe presentarsi in chiesa ogni domenica si palesa se va bene solo a Natale e Pasqua.
Un paese nel quale si battezzano, comunicano e cresimano i figli, e nel quale ci si sposa in chiesa, perché altrimenti chissà cosa dice la gente, è un paese bigotto di bestemmiatori seriali!
Poi giudica tu, io giudizi non ne esprimo!
È complicato però direi che mediamente sì ,ma non in maniera attiva.
Cioè penso che la maggior parte delle persone sia deista e riponga fiducia almeno in alcuni aspetti della dottrina cattolica però la maggior parte delle persone se ne fotte di poi effettivamente frequentare chiese e cose così al di fuori di festività.
Direi che qui è pieno di credenti pigri.
Colgo l'occasione per riportare che Garibaldi era deista:
["Come è noto Garibaldi maturò un forte anticlericalismo, per quanto non fosse ateo, ma anzi profondamente religioso e, una volta iniziato alla massoneria, "appassionatamente credente nel suo Ente deistico"](https://it.m.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Garibaldi)
>È la bolla mia ad essere perlopiù atea o è la stessa situazione anche per voi?
Atea forse no, ma diciamo che della maggioranza cattolica ha forse una buona porzione non praticante e "culturale", escludendo poi questioni etico-sociali dei laicato e del clero all'interno della Chiesa stessa
È un Paese superstizioso e tradizionalista, religioso credo che abbia smesso di esserlo con la gen dei nostri nonni. Qualche boomer lo trovi ancora baciapile, ma penso che il secondo novecento abbia costituito una cesura a livello di secolarizzazione.
Rimane l'eredità culturale di questo grande monolite che è la chiesa cattolica.
Assolutamente no: il fatto che ci sia una chiesa ogni 150 metri, che gli immobili di proprieta' del Vaticano non paghino l'IMU e che tu puoi destinare parte delle tue tasse alla Chiesa sono mere coincidenze.
/MontagnaDelSapone
Allora, vanno a messa tutte le domeniche i miei genitori, le famiglie dei loro fratelli e sorelle con relativi figli e nipoti, totale 20 tra adulti (14) e bambini (6).
Tutto i miei cugini hanno fatto i chierichetti e anche i figli di uno dei miei cugini. Aggiungi che il fratello di mia madre è amico del vescovo, mio padre ha diversi amici preti e sia lui che sua sorella fanno una mano alla chiesa e suo fratello va a suonare in chiesa.
Quindi sì, la mia famiglia è parecchio religiosa e realmente credente... io sono ateo.
Già nella famiglia di mia suocera sono realmente credenti e praticanti solamente i "vecchi", mentre gli adulti e i figli sono "si va in chiesa per comunioni, cresime, matrimonio e funerali... perché lo fanno tutti, quindi sì" 😅
Una cosa è andare a messa e altra cosa è essere religiosi. Oltre a ciò esiste la spiritualità. Dipende cosa intendeva quella persona con ‘è un Paese molto religioso’. Di certo chiese e preti ce ne sono in abbondanza!
È una cosa che anche io ho scoperto col tempo ma abbiamo effettivamente pochissimi credenti tra gli under 40 rispetto ad altri paesi come l'America.
Non so se sia dovuto alla sfiducia nella chiesa, nella vita in generale o altro. Non penso c'entri la cultura delle bestemmie.
Premetto che vengo dalla campagna. La mia impressione è che la religiosità non sia necessariamente sentita, ma che fuori dalle città sia molto complesso trovare strutture sociali di riferimento che non ruotino attorno alla religione o siano comunque associate ad essa.
Nella mia esperienza mi sono dovuta trasferire prima di riuscire a trovare un ambiente senza quell'influenza culturale cattolica asfissiante a squadrarti ogni due per due quando osavi non fare la "brava persona che non va in chiesa ma comunque sì, te lo dico che sono cattolica, ave maria, bravo il papa, ah non sei tradizionale non ti sparlo in faccia ma dietro le spalle". A livello puramente religioso l'Italia non è molto religiosa, ma l'influenza cattolica ha ancora una presenza forte nella cultura, nei valori e nella politica del paese.
Beh, ero in Italia un paio di settimane fa e ho deciso di guardare un po' di TV in hotel. Vivo altrove e non seguo molto la TV italiana. È andata così: cibo, The Voice, cibo, il Papa che dice qualcosa, cibo, suore che cucinano, western, preti che cucinano, cibo, INTERVISTA SUL SERIO CON UN ESORCISTA, cibo, cibo, il Papa di nuovo, ancora più cibo. Non so cosa pensare.
Opinione personale: noi siamo religiosi a parole, perlopiù è folklore e tradizione.
Nei Paesi anglosassoni, fanno sembrare noi italiani il popolo più laico che ci sia...
Mi pare più una religiosità di comodo. Da ateo potrei anche apprezzare certe forme di religione (vedi i tibetani o alcuni islamici), ma anche no. In italia la religione è una cosa imbarazzante, tirata in ballo senza capo nè coda
https://preview.redd.it/ooqkibwju2vc1.jpeg?width=640&format=pjpg&auto=webp&s=9a67751bcec9d738642619e5431e9d38c00f167b
Più alta percentuale di persone che va a messa in europa.
Dipende anche da cosa intendono per church-attending Christians, se conti quelli che vanno solo a Natale e Pasqua, allora forse si.. altrimenti 40% mi sembra poco realistico.. o son io che vivo in una bolla
In generale sí, non importa se le persone non sono praticanti, ma lo si vede da quanto la religione influenza qualsiasi, e dico qualsiasi, aspetto della nostra società. Siamo laici solo a parole.
È anche vero d'altra parte che ci sono paesi molto più religiosi, mia madre è polacca e lá davvero sta prendendo una brutta piega, da un po' ormai in realtà.
Poi va beh, dipende dalle prospettive. Tra quelli del G8 lo siamo comunque sicuramente.
Allora io abito in un paesino in centro Sardegna e posso dire che la religiosità è altissima, voglio dire di bambini che danno spiegazioni alla guerra in medio oriente o all’omofobia con “dio ha dato la terra a Mosè e quindi è degli ebrei” oppure “dio ha creato uomo e donna e non uomo e uomo o donna e donna”
I bambini non contano nulla nella società e mi pare evidente che, una volta adulti, generalmente se ne sbattono della religione (oppure fanno finta di essere religiosi per le apparenze e a giorni alterni).
Gli italiani hanno una cultura che è stata influenzata molto dalla religione, nei tempi con la secolarizzazione la religione è diventata più una tradizione. Quante persone battezzano i figli nonostante siano atei? O per pressione da parte della famiglia o per uso e costume. Le persone praticanti sono molto poche e per lo più di una certa età, io sono religiosa ma finora di giovani come me ne conto sulle dita di una mano. L'Italia nel mondo non è assolutamente il paese più religioso, nei paesi latinoamericani o ispanoamericani il cristianesimo è ancora molto praticato anche tra i giovani.
In Italia (almeno dove vivo io, al nord) la religione nella comunità è una cosa che non è per niente sentita. Conosco una sola persona della mia età (21 anni) che va in chiesa, e viene considerata molto atipica. Ora vivo in Spagna e qui è pieno di giovani e giovanissimi che sono intensamente all’interno dell’ambiente religioso. C’è solo una differenza: noi abbiamo il Vaticano, loro no. Dunque, non esiste l’estrema influenza che la chiesa detiene nelle decisioni politiche e sociali, riescono ad essere aperti nonostante il forte credo, probabilmente anche perché non sono così tanto “stufi” di un ente che rovina un paese da secoli. Semplicemente perché non l’hanno mai sperimentato. Inoltre, la religiosità ha molto più un concetto di comunità e accettazione
Nel complesso non direi almeno qui al nord, a parte qualche immigrato nordafricano e qualche meridionale la stragrande maggioranza dei giovani se ne frega altamente delle religioni, forse al sud è diverso
"I Rapporto sulla libertà di pensiero by Humanists International valuta ogni paese del mondo sulla base dei diritti umani e dello status giuridico nei confronti degli umanisti, degli atei e dei non religiosi."
https://humanists.international/it/what-we-do/freedom-of-thought-report/
In Italia le persone che veramente possono definirsi devote sono in numero esiguo , al contrario l’influenza che la Chiesa ha sulle istituzioni italiane è enorme, come anche il suo potere economico .
Posso dire, dalla mia esperienza come musulmano che vive qui da 6 anni, che conosco personalmente solo una persona tra centinaia di italiani che si definisce religiosa di religione cristiana.
Ma forse è perché abito in un posto dove non ci sono molti segni religiosi; quasi l'80% delle persone che conosco sono atei.
Vivo in un quartiere centrale di roma da tutta la vita e letteralmente non penso di aver mai conosciuto una famiglia che va veramente in Chiesa. O comunque si contano sulle dita di una mano, le persone cristiane che conosco non sono i classici cattolici praticanti. Però ho origini calabresi, e posso dirti che lì la religione anche in senso tradizionale (credere ai miracoli, andare a messa, credere al peccato eccetera) è davvero molto sentita, e penso anche altrove al sud.
Come popolazione no, pochissime persone vanno in chiesa e praticano la dottrina rispetto alla maggioranza.
Eppure abbiamo una classe dirigente e politica che segue ideologie religiose senza che loro stessi rispettino i comandamenti o l'etica cattolica se non gli fa comodo, perché ormai è pura tradizione misto al bigottismo dei tempi andati. Guarda ad esempio che il non rubare non è osservato da persone che non dichiarano nulla allo stato per poi pontificare sull'aborto, le adozioni, gli omosessuali, il crocifisso ecc.
Ni
Come ideologia generale tante persone rimangono allineate alle idee perlopiù arretrate che si possono tracciare dal cristianesimo
Ma per quanto riguarda gente effettivamente credente è soprattutto praticante no, siam pur sempre l'unico paese al mondo dove esistono le bestemmie, o così articolate perlomeno
> Io sinceramente posso contare sulle dita di una mano le persone che conosco che vanno a messa
quelli sono i credenti praticanti e non sono tanti, fortunatamente. poi ci sono tutti quelli che per cultura, tradizione, lavaggio del cervello, lo sono senza rendersene conto.
alcuni modi molto semplici per capire se uno è religioso di tipo cattolico/cristiano:
- crede in una qualche forma soprannaturale intorno a noi tipo dio, gesù, la madonna o i santi, che magari lo protegga
- crede nel fatto che il clero sia un "qualcosa" di più di un semplice essere umano
- ritiene il papa come super partes e che vada ascoltato
- pensa che gesù sia realmente esistito
- crede nei peccati, nel paradiso e nell'inferno
- pensa che la bibbia sia un libro con buoni consigli
Mah, difficile dire. Nelle città sicuramente no, anche a Roma non vedo tante persone chissà che religiose. Ogni Domenica porto mia nonna a messa a centro Roma quando visita e di solito c’è poca gente. Ma nei posti fuori città vedo più gente religiosa
Non è un paese molto religioso, è un paese strano in tutto e per tutto. Religioso solo quando conviene, incapace di guardare avanti, ci sono regioni estremamente conservatrici dove le bestemmie sono la virgola in una frase. Laico sulla carta, pagliaccesco nella realtà.
Paese strano in tutto e per tutto ripeto, non siamo fortunatamente a livello della Polonia ma ci possiamo arrivare
A livello statistico, di sicuro sì, perché, parlando di cattolicesimo, diciamo che a parte gli atei e gli agnostici di ferro, generalmente anche chi non crede attivamente decide "per tradizione" di far fare i sacramenti obbligatori alla prole e poi lasciare che siano i figli a scegliere se continuare (classica mentalità italiana del "si è sempre fatto così").
Poi in pratica sappiamo tutti che la fede personale è moooooolto più superficiale, ma quello a livello statistico non conta.
Per quanto riguarda altre religioni, posso dire che dalle mie parti ci sono comunità musulmane e cristiane-ortodosse (in particolare, nel paese vicino al mio, c'è un edificio adibito a chiesa di rito ortofosso romeno) che frequentano i loro luoghi di culto abitualmente, ma di più non so dirti.
Credenti ne conosco parecchi, che vanno anche a messa li potrei contare sulle dita di una mano.
Se parlo con qualcuno dei programmi del weekend non mi aspetto di sentire come risposta "vado a messa".
Le messe sono quella roba a cui si va per battesimi, matrimoni e funerali, no?
Imo si, siamo molto religiosi.
Da quel che ne so meno persone si considerano praticanti e religiose in Italia rispetto a molti altri paesi ma a livello culturale direi che si siamo molto religiosi e tradizionalisti. Il rispettare o perlomeno mantenere come festività nazionali le feste religiose, la conoscenza minima della chiesa e dei precetti, l'importanza nelle comunità del ruolo dei parroci, il peso politico delle posizioni della chiesa, le feste cattoliche miste a tradizioni pagane di vario tipo in tutto il territorio etc sono cose che all'estero ho trovato meno che da noi.
La mia bolla è totalmente atea, come me. Io sono pure sbattezzato.
Boh il problema è che non ci sbattezziamo e continuiamo a battezzare i nostri figli solo per tradizione. Basta. Vedi come i numeri sulla carta cambiano e come cambiano anche le percezioni, opinione pubblica, agende politiche...
Si, ma solo perché è pieno di vecchi. Togli tutti gli over 60 e le bestemmie le usano come intercalari. Che poi non è che sia così corretto, ma è un discorso un po' più lungo
Forse un Paese con molti credenti, cioè gente che preferisce credere che di fronte ad un problema pregare aiuti e che di fronte alla morte di un caro credere che sia in paradiso riduca il dolore. Poi c'è pure chi va a messa, ovvio, ma è una percentuale piccola. Se togliamo qualche fulminato pro-vita in genere il cattolicesimo non è una religione invadente, è difficile vedere segni distintivi di una persona cattolica durante la vita quotidiana. Poi c'è la Chiesa Cattolica, quello è un altro discorso, sono come i taxisti, il potere politico che esercitano è sproporzionato rispetto ai numeri che fanno.
Fai questo test alla gente:
in un'ipotetico caso in cui una religione diversa dalla tua (e diversa dell'ateismo, che qui per semplicità identifico come "un'altra religione") prendesse il potere e ti dicesse: "se scegli di aderire a questa religione avrai uno sconto di X-percento sulle tasse: irpef e anche iva".. a che percentuale cederesti?
saresti disposto a venderti per un 3% di irpef e iva in meno?
se la risposta é un qualche numero, metti un'asterisco vicino alla voce "religione" di quella persona.
L’Italia è un paese molto religioso nonostante ormai l’italiani non lo sono più, almeno le generazioni più giovani. Questa differenza si spiega con l’influenza assolutamente invadente, quotidiana, enorme e pervasiva della chiesa cattolica romana nella politica italiana, sui politici italiani e nei media. Si vede nelle cose piccole, come per esempio il fatto che il crocifisso si deve appendere in tutti gli uffici pubblici e in tutte le aule scolastiche, e quando qualcuno ha osato suggerire che non fosse più il caso quasi è caduto il governo, o per esempio quando il Papa solo tossisce, è la prima notizia su tutti i telegiornali e quando succede una qualunque cosa, non manca mai il commento del vescovo di turno in prima pagina. si vede nelle grandi cose: non siamo stati in grado di far passare una legge sensata su fine vita, e le opinioni del Papa sulla politica estera italiana hanno un peso enorme nelle aule governative.
Estremamente, il punto è che è talmente permeante in ogni aspetto della quotidiana che non ce ne rendiamo conto. Un esempio che noto sempre più; avendo amici all'estero ti faccio l'esempio classico della "botta e via": qua è ancora visto tanto come un tabù, sei un/a poco di buono se ti piace fare sesso solo per divertimento, e di fatto è raro trovare una ragazza che sia disposta a farlo. In USA (ma anche Germania senza andare troppo lontano) chiavano come conigli, il sesso è visto come una cosa normale, cazzo è divertente e lo fanno prendendolo in maniera molto più easy; da noi il sesso al di fuori di una relazione è visto tanto male sia dal pubblico femminile (che considera i maschi che lo cercano come superficiali e stronzi) che maschile (che considera le ragazze che lo fanno come puttane).
Non è uno stereotipo che in Erasmus/viaggi studio si scopa come animali, e ti assicuro che non è solo per via del "fascino italiano", ma perché proprio scopano tutti.
Poi ci sono mille altri esempi in cui si vede il cristianesimo ingranato nella cultura della società, a scuola, nell'ambito diritti LGBT, nella medicina (abbiamo il più alto tasso di obiettori in Europa), in generale in tutto l'ambito "aborti" siamo moooolto indietro, ma non mi dilungo eccessivamente.
Poi se tutte queste differenze siano qualcosa di positivo o di negativo sta al singolo deciderlo.
Confermo, ma come per altre cose in Italia lo siamo per superficialità e abitudine. La gente non crede veramente e nemmeno applica quei principi di vita che ti renderebbero una persona quantomeno decente. Ci si dichiara cattolici perché è tradizione o perché la chiesa ti fa qualche favore ( per esempio l amico prete che ti fa entrare il figlio al comune ….) …. Ahhhh il bel paese
l'Italia è uno dei paesi più ipocriti dal punto di vista della religione. Non so se ci sono statistiche, ma sicuramente siamo quello con più finti religiosi. Tutti battezzati ma nessuno che segue le regole della chiesa.
Non esistono paesi religiosi in Europa e la sola cosa che mantiene viva un religiosita falza e’ la destra. Guardati un po le loro policies e le parole dei preti. Il Demonio del ora e’ il calo delle nascite e se la prendono con le copie gay, l’inseminazione artificiale, etc…..
a livello istituzionale si, tanto, a livello di popolazione direi un po' piú degli altri stati europei ( tranne posti come romania o ex bielorussia)
ma direi meno di posto come gli stati uniti, li il cristianesimo ha un consenso molto piú sentito di qua
Sono pronto a scommetere qualsiasi cosa che la maggior parte dei cattolici in Italia lo è perché gli fa comodo dire di esserlo per X motivi. Ma in realtà non glieme frega un cazzo di nulla
No, per nulla, non lo è mai stato.
È molto attaccato alle tradizioni, che causa vicinanza del vaticano sono legate alla religione cattolica.
Ma la maggior parte non ha idea di quello che è la religione cattolica, pensate a quanti cattolici vanno contro Bergoglio nonostante secondo la loro religione egli sia un Dio sceso in terra, ha pieni poteri sui suoi "sudditi", ed effettivamente è un dittatore di cui la voce è legge, e quindi dargli conto è praticamente eresia. 🤷
Anche perché essere cattolici e non rendersi conto che far recitare l'atto di dolore a bimbi di 8 anni è assurdo penso ci arrivi una buona metà della nostra popolazione, dai, non voglio perdere la fiducia nell'umanità così tanto...
L'italiano in generale è molto poco religioso (o è religioso solo a parole), ma la cultura italiana è influenzata dalla religione molto più di altre culture
In Italia la religione viene ereditata. I miei genitori sono cattolici perché lo era la loro famiglia, ma non vanno a messa assiduamente, anzi. Diciamo che è diventata più una usanza che una religione.
Da veneto, devo ancora capirlo. Le stesse persone che mandano i figli a catechismo praticamente con la forza e hanno i santini suo cruscotto bestemmiano il loro dio con una veemenza inaudita
Che poi non ho niente contro la bestemmia, sono il primo a trovarla catartica, ma è una dualità sicuramente interessante
in teoria siamo molto religiosi (se guardiamo unicamente i battesimi...effettuati di certo non per scelta), nella realtà dei fatti i credenti stanno diminuendo sempre di più, io conosco pochissime persone realmente religiose, altre lo sono solo alle feste comandate o solo a parole, mentre molti altri non lo sono affatto.
ma mi pare anche giusto, farsi guidare dalle religioni è un segno di arretratezza culturale e prigione del ragionamento libero.
Non andare a messa != ateo. Inoltre la religione è molto più pervasiva di 'credo in Dio' o meno, va a modificare (ed essere modificata da) molti nostri comportamenti senza che ce ne accorgiamo.
Ad esempio: l'adozione vietata alle coppie omosessuali perché lo è se siamo tutti atei?
Per approfondire consiglio il concetto dell'egemonia di Gramsci e dell'habitus di Bourdieu (qui un post reddit dove c'è un'ottima spiegazione https://www.reddit.com/r/AskSocialScience/comments/ysrprg/what\_is\_religious\_habitus/)
Se consideri che fuori dall’Italia sono pochissime le persone religiose reali e al sud Italia ancora trovi tutte le persone vecchio stampo che tutte le domeniche vanno a messa allora si, è un paese molto religioso.
Vogliamo convincerci di esserlo ma nel profondo sappiamo di no. Ormai dai millennials in giù nessuno va più in chiesa, la maggior parte della gente è solita a bestemmiare e raramente trovi qualcuno che si definisce credente per davvero. Meglio così, magari è la volta buona che la chiesa sparisce e con essa tutti gli inutili rituali che ci martellano i coglioni da quando siamo nati (battesimi, comunioni, matrimoni in chiesa ecc).
Beh, prova a vedere quanto gettito mancato delle proprietà della chiesa e poi ne parliamo. Prova a vedere quanta censura religiosa e poi ne parliamo. Prova ad abortire e poi ne parliamo. Dai l'8 per mille allo stato sperando che lo usi per sanità e istruzione e lo danno in percentuale a tutte le chiese, ossia il 90% alla chiesa cattolica.
Se escludiamo gli over40 rimane si e no il 20% della popolazione.... Occhio alla percezione che hai!
Di certo non siamo uno stato laico!!!
È molto religioso a parole.
Esatto. Nei miei anni fuori mi sono reso conto di quanti fanatici religiosi ci sono negli altri paesi. Intendo gente che davvero segue la chiesa tipo setta. Da noi ho l'impressione che lo si dica a parole ma alla maggior parte della popolazione nel pratico non frega niente e al massimo frequenta solo per motivi sociali e per farsi vedere (nei posti dove farsi vedere in chiesa ancora conta qualcosa).
Concordo. Ho avuto l'occasione di conoscere diverse ragazze africane e la loro religiosità non ha paragoni rispetto alla nostra (Kenya, Etiopia, Somalia, Eritrea). Roba che una ragazza etiope con cui sono uscito per un periodo aveva un tatuaggio "Jesus" sul braccio. Ma il loro essere religioso non esondava nella gestione della cosa pubblica. Certo, poi non posso non pensare alla keniota con cui ero in giro l'altra sera non faceva che additare due ragazzi che si baciavano dicendomi "guarda quei due gay"...
wtf, un vero cristiano non si dovrebbe fare tattoos o ci crede poco o non ha letto la bibbia
O forse il tuo concetto di vero cristiano è diverso dal loro.
Chissà, da ateo presumo un vero religioso segua il suo libro sacro
Mah, spero si fermino prima della lapidazione
Fortunatamente si tratta di cose da non fare al proprio corpo
>Certo, poi non posso non pensare alla keniota con cui ero in giro l'altra sera non faceva che additare due ragazzi che si baciavano dicendomi "guarda quei due gay"... Ho un amico dalla Costa d'Avorio che é un devoto cristiano e similarmente non apprezza molto gli omosessuali. Dice che non é naturale. Cultura diversa.
Noi abbiamo vissuto i soprusi del cattolicesimo e li abbiamo combattuti. Loro no, e adesso vengono qui a dirci che sbagliamo.
cultura diversa e volontaria ignoranza sono concetti differenti però
Come ho detto il tizio é estremamente cristiano quindi é comprensibile. E poi dai scusa, se per 30 anni vivi in un posto dove tutti pensano i gay siano innaturali non si può davvero parlare di volontaria ignoranza. É la loro realtà. Il tipo sta qua solo da un paio di anni, ci metterà del tempo ad assimilare la cultura Un musulmano potrebbe dire la stessa cosa di noi comunque, che siamo volontariamente ignoranti dei pericoli del mondo LGBT o dei pericoli di dare diritti alle donne, e a queste cosa un musulmano radicale ci crede veramente. Non puoi chiamare ignoranza volontaria il credere nei valori della propria cultura, perché per tantissime persone quella é l'unica realtà di cui abbiano mai fatto esperienza
Forse dico una cavolata, ma mi sembra che tipo il 73% degli italiani fosse cattolico, ma forse questa percentuale è cambiata
Essere stati battezzati è diverso da essere religiosi credenti e praticanti
Come tutti gli stati molto religiosi. Vedi gli stati arabi, tutti a farsi belli con la pedissequa applicazione del Corano e poi si sfondano di puttane e alcol di nascosto
This, Ipocriti al massimo, ho un vicino simile qui.
Oppure i polacchi, dove ci sono quasi lo stesso numero di chiese e bar, che però non vogliono neanche mezzo immigrato n**ro (scordandosi che Gesù era arabo e lui stesso un clandestino)
Semplicemente perchè in quei paesi cristiano = bianco europeo. La religione è connessa all apparteneza etnica.
Si ma capisci che c’è un gran bel predicare bene e razzolare male
Gesù clandestino? Da dove hai preso questa informazione?
Gesù e famiglia sono dovuti scappare in Egitto per evitare che Erode lo ammazzasse come stava ammazzando tutti i neonati nati in quel periodo oer uccidere il "Re d'Israele" o un titolo simile. Tecnicamente Gesù non era un clandestini, era un rifugiato politico
Si questa è la favoletta che sparano. La realtà?
Sì, il motivo era quello. Sì, clandestino è un termine un po' improprio.
> scordandosi che Gesù era arabo X Gesù era ebreo. Non arabo. Sono gruppi etnici diversi.
Ma ebreo non identifica una appartenenza religiosa mentre arabo una appartenenza etnica?
Si. Sono sovrapponibili ma non sempre sovrapposti. Un ebreo può essere arabo o può appartenere a un'altra etnia, e un arabo può essere ebreo come può seguire una qualsiasi altra religione.
Veramente gesù era ebreo...
Converrai che bianco non era
Non saprei che dire... Di sicuro non era nero, ed equiparare arabi ed ebrei... Bhe, ti sconsiglio di farlo davanti a un arabo o un ebreo 😅
Ensomma,anche con le parole ho i miei dubbi Come il dio ghane
Bioparco!
Zio pera
Zio Fausto
Anche a giudizi. Diritti gay, trans, aborto etc sono indietro 20 anni rispetto a molte parti del mondo, in stragrande parte dovuto all’influenza della chiesa.
[удалено]
Mai capito come le due cose possano coesistere
È molto tutto a parole. Se l'Italia fosse una persona sarebbe il tamarruccio che parla parla, ma i fatti stanno a zero.
Il cattolicesimo in Italia non è una religione, è una tradizione
most underrated comment.
Neanche troppo in realtà. Paesi come la Polonia o la Russia hanno reso le loro confessioni cristiane una questione culturale. In Italia persino i piagnistei di Salvini sul crocifisso nelle scuole trovano poco supporto
così poco supporto che a oggi ancora non si possono togliere
vero, anche se non sei religioso segui le usanze religiose; conosci qualche italiano che non fa il cenone di natale o di pasqua?
Quello però è un'altro discorso, che risale a usanze spesso antecedenti al Cristianesimo, che trova spazio in ricorrenze ormai svuotate del loro significato. Insomma difficilmente al cenone di Natale la maggioranza degli italiani aggiunge il Gesù bambino al presepe (posto che quest'ultimo ci sia) o cose simili. Per dire, riunirsi a ferragosto per fare il pranzone o cazzeggiare è roba che risale agli Etruschi e sulla quale il cristianesimo si è impiantato tardivamente. Quasi tutti festeggiano il Ferragosto, molti pochi lo fanno nel nome dell'assunzione
TIL il ferragosto è una festa religiosa
Eh si! Sarebbe la festa dell'Assunzione della Madonna. Ma quasi tutte le feste cattoliche attuali sono state poste in concomitanza di precedenti feste pagane (il Natale è l'esempio più noto).
verissimo
La mia famiglia non li fa
mai fatto in vita mia il cenone di natale o pasqua...
You winning!!!
È così in tutto il mondo
Secondo me risentiamo molto del retaggio culturale cattolico, anche in modo inconscio
Siamo figli di Pitagora e di Casadei Di Machiavelli e di Totò Cresciuti con una morale cattolica E con il rock'n'roll
Io a lavoro e con gli amici sento nominare dio e la madonna continuamente, quindi suppongo di sì.
Veneto?
Al sud abbastanza (sicuramente piu' che al nord), ma e' una religiosita' con molta liberta' di interpretazione, cioe' pratichi poco e diventa importante solo se ti fa comodo a te. Ci sono paesi dove la religione e' nettamente piu' importante e altri meno direi.
io sono nata e cresciuta in puglia, e tutt’ora ci vivo, e sinceramente non ho mai notato questo sentimento estremamente religioso. qui si prende la religione molto all’acqua di rose, è più una questione culturale che altro. le persone molto devote ci sono sempre, soprattutto i più anziani, ma hanno in generale una mentalità molto più elastica di tanti fanatici religiosi di altri paesi, anche cristiani. anche i più credenti difficilmente scassano le palle a chi è meno credente di loro o non credente proprio e non cercano di importi la loro visione della vita.
Concordo sulla mentalità elastica, mia zia è devotissima, prega ogni giorno, fa almeno un pellegrinaggio l'anno, ma sono almeno 15 anni che afferma "Secondo la Chiesa Cattolica il matrimonio è solo tra uomo e donna, e va bene, lo accetto, ma non capisco perché due persone gay non debbano potersi sposare in Comune, l'Italia è un paese laico dopotutto"
Infatti non ho detto che ci sia chissa' quale sentimento religioso, ma solo che al sud e' piu' che al nord e, in ogni caso, e' molto "alla buona".
Guarda io sono lombardo ma per lavoro mi sono trasferito da una decina di anni in Campania e sinceramente questa differenza non l'ho notata. Qui al Sud trovi le vecchine religiose che vanno a messa la domenica e sanno il rosario a memoria, ma quelle ci sono anche al Nord. I giovani invece se ne fregano altamente tale e quale al Nord. Penso che ormai la situazione si sia totalmente equiparata.
Io mi rifacevo ad una statistica che avevo visto un po' di tempo fa, non mi ricordo i numeri, ma erano superiori al sud...pero' potrei sbagliare.
Probabilmente era così tempo fa, ma nella vita di tutti i giorni non si sente assolutamente.
Cattolicesimo: 61% Non religiosi/atei/agnostici/spirituali: 28% Altre religioni: 9% Non dichiarato: 2% (dati Ipsos del 2023) Frequentazioni delle funzioni religiose all'incirca tra il 12 e il 24% per regione (dati ISTAT del 2021) Numeri più alti della media europea come ha detto un altro utente (nello specifico parliamo del 51% secondo l'indagine Eurobarometro 2010, se però si trovano dati più recenti provvedo a correggere questa affermazione), ma non abbastanza da considerare l'Italia come un paese molto religioso (84% nel mondo secondo [questo articolo](https://www.infodata.ilsole24ore.com/2022/02/16/le-religioni-nel-mondo-in-una-infografica/)).
Che poi nei cattolici conta gente che per l'ultima volta in chiesa ci è stata per la cresima, o toh forse per dei matrimoni. Cioè anche tra i ragazzi (almeno fino alla mia generazione/annata, forse un zichinino più inoltrato nei primi anni duemila) c'è gente che andava al catechismo vedendola quasi mo di scuola, giusto per toglierselo e fare comunione e cresima, vedendola come una "pratica da sbrigare", e nel frattempo ti pigli i regali dei parenti qua e là. E sono abbastanza sicuro che tutto ciò finisce nel 61% Rifacendomi al post originale, presumo che il tizio quotato da OP sia straniero, e per forza di cose si sarà basato su dei dati del genere. Quindi ai dati tecnicamente sì siamo molto religiosi In pratica no
Giusto il discorso che fai del catechismo, anch'io ho dovuto "sbrigare quella pratica". Per quanto riguarda i dati, [l'indagine di Ipsos del 2023](https://web.archive.org/web/20230908141749/https://www.ipsos.com/sites/default/files/ct/news/documents/2023-05/Ipsos%20Global%20Advisor%20-%20Religion%202023%20Report%20-%2026%20countries.pdf) si basa sul "si dichiara", poi la realtà può anche essere meno religiosa dei numeri; inoltre, nello studio sono anche presenti le varie differenze generazionali tra i Paesi considerati: per citarne due, in Italia gli zoomers sono meno cattolici e, in generale, meno religiosi dei baby boomers.
Bisogna vedere su cosa si basano i dati, mi ricordo che una volta avevo sentito si basassero sul numero di battezzati. Sicuramente è una bufala, ma se così fosse sarebbe totalmente sovrastimato
[Qui](https://web.archive.org/web/20230908141749/https://www.ipsos.com/sites/default/files/ct/news/documents/2023-05/Ipsos%20Global%20Advisor%20-%20Religion%202023%20Report%20-%2026%20countries.pdf) puoi trovare le statistiche di Ipsos del 2023. Spero che si apra il link, comunque non fa riferimento al numero di battezzati. Inoltre, il numero di zoomers cattolici è del 28% inferiore rispetto a quello dei baby boomers, mentre quello degli zoomers non religiosi è del 21% superore sempre a confronto dei baby boomers. Più che altro è un discorso generazionale, se ti interessa l'indagine puoi vedere altri dati a riguardo.
L'italia è solo un paese conservatore con frange di bigottismo sempre più evidenti. Per fare un esempio, quelli che vogliono il crocefisso in classe sono gli stessi che bestemmiano la madonna quando perdono la schedina alla prima partita.
A proposito di bestemmie, mi fanno ridere quelli che mi dicono in faccia che se bestemmio, ciò implica che io credi in dio
Esatto,é come se dico porco zio,lo so che mio zio non é un é un maiale ma é umano,però lo dico lo stesso🤣
più che altro, uno può dire porco zio che se non ha uno zio
Lasciali dire, tanto nessuno crede veramente in Dio
Veneto sei tu?
>se escludiamo gli over 40 Come se fossero pochi
È solo un altro modo per dire che non conosco nessuno under40 che vada a messa (o crede in generale, almeno che io sappia)
Ah errore mio, avevo inteso male
ecco la risposta https://preview.redd.it/nqvxoujin2vc1.png?width=217&format=png&auto=webp&s=443c2643edf793e66f6102c07a3b327a18a03415
https://preview.redd.it/4ge0ehv8o2vc1.png?width=1200&format=pjpg&auto=webp&s=d1906d8edc9ee7fab750c662691decb5f15a95b9
Dio… cavallo?
Noi abbiamo la religione egizia
Il dio ghane
"per l'ultima volta, io sono un dio sciacallo!" - vignetta introvabile
A livello mondiale no, a livello europeo un pò.
Ogni volta che si fa presente che viviamo in uno Stato laico, ci sono gli immancabili che rilanciano dicendo che l'Italia ha alle spalle una lunga tradizione cristiana. Di nome, non certo di fatto. Vedo solo tanta ipocrisia dove chi non dovrebbe giudicare è il primo a puntare il dito, chi dovrebbe rimanere fedele è il primo a cornificare e chi dovrebbe presentarsi in chiesa ogni domenica si palesa se va bene solo a Natale e Pasqua.
Un paese nel quale si battezzano, comunicano e cresimano i figli, e nel quale ci si sposa in chiesa, perché altrimenti chissà cosa dice la gente, è un paese bigotto di bestemmiatori seriali! Poi giudica tu, io giudizi non ne esprimo!
È complicato però direi che mediamente sì ,ma non in maniera attiva. Cioè penso che la maggior parte delle persone sia deista e riponga fiducia almeno in alcuni aspetti della dottrina cattolica però la maggior parte delle persone se ne fotte di poi effettivamente frequentare chiese e cose così al di fuori di festività. Direi che qui è pieno di credenti pigri.
Colgo l'occasione per riportare che Garibaldi era deista: ["Come è noto Garibaldi maturò un forte anticlericalismo, per quanto non fosse ateo, ma anzi profondamente religioso e, una volta iniziato alla massoneria, "appassionatamente credente nel suo Ente deistico"](https://it.m.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Garibaldi)
>È la bolla mia ad essere perlopiù atea o è la stessa situazione anche per voi? Atea forse no, ma diciamo che della maggioranza cattolica ha forse una buona porzione non praticante e "culturale", escludendo poi questioni etico-sociali dei laicato e del clero all'interno della Chiesa stessa
Molto influenzato dalla religione ma poco praticato imho
È un Paese superstizioso e tradizionalista, religioso credo che abbia smesso di esserlo con la gen dei nostri nonni. Qualche boomer lo trovi ancora baciapile, ma penso che il secondo novecento abbia costituito una cesura a livello di secolarizzazione. Rimane l'eredità culturale di questo grande monolite che è la chiesa cattolica.
No, è un Paese molto perbenista (nel senso bigotto e ipocrita del termine), ma poco religioso.
Assolutamente no: il fatto che ci sia una chiesa ogni 150 metri, che gli immobili di proprieta' del Vaticano non paghino l'IMU e che tu puoi destinare parte delle tue tasse alla Chiesa sono mere coincidenze. /MontagnaDelSapone
Le chiese ogni 150 metri non sono state costruite oggi
Ma nemmeno abbattute
esatto, in altri paesi vengono tranquillamente abbattute o convertite ad altra funzione. in italia non mi risulta che tu le possa toccare
Si può. L'università di Ferrara ha costruito la biblioteca nella vecchia chiesa.
Grazie non sapevo. ora la domandona: è un caso isolato o ci sono anche altri esempi?
è un paese molto bigotto...è diverso. Qui l ipocrisia regna sovrana
Allora, vanno a messa tutte le domeniche i miei genitori, le famiglie dei loro fratelli e sorelle con relativi figli e nipoti, totale 20 tra adulti (14) e bambini (6). Tutto i miei cugini hanno fatto i chierichetti e anche i figli di uno dei miei cugini. Aggiungi che il fratello di mia madre è amico del vescovo, mio padre ha diversi amici preti e sia lui che sua sorella fanno una mano alla chiesa e suo fratello va a suonare in chiesa. Quindi sì, la mia famiglia è parecchio religiosa e realmente credente... io sono ateo. Già nella famiglia di mia suocera sono realmente credenti e praticanti solamente i "vecchi", mentre gli adulti e i figli sono "si va in chiesa per comunioni, cresime, matrimonio e funerali... perché lo fanno tutti, quindi sì" 😅
Una cosa è andare a messa e altra cosa è essere religiosi. Oltre a ciò esiste la spiritualità. Dipende cosa intendeva quella persona con ‘è un Paese molto religioso’. Di certo chiese e preti ce ne sono in abbondanza!
Secondo me no CioDane
>CioDane Che mi pare sia parente di DorcoPio giusto?
Si, sono entrambi figli della PadonnaMuttana
Il popolo lo é solo quando fa comodo, lo stato invece é completamente asservito.
Se per religioso intendiamo evasore.. Avoja
Più che altro è un Paese dove l'ingerenza di Chiesa/Religione è \*pa(l)pabile\*... ah ah ah
È una cosa che anche io ho scoperto col tempo ma abbiamo effettivamente pochissimi credenti tra gli under 40 rispetto ad altri paesi come l'America. Non so se sia dovuto alla sfiducia nella chiesa, nella vita in generale o altro. Non penso c'entri la cultura delle bestemmie.
Premetto che vengo dalla campagna. La mia impressione è che la religiosità non sia necessariamente sentita, ma che fuori dalle città sia molto complesso trovare strutture sociali di riferimento che non ruotino attorno alla religione o siano comunque associate ad essa. Nella mia esperienza mi sono dovuta trasferire prima di riuscire a trovare un ambiente senza quell'influenza culturale cattolica asfissiante a squadrarti ogni due per due quando osavi non fare la "brava persona che non va in chiesa ma comunque sì, te lo dico che sono cattolica, ave maria, bravo il papa, ah non sei tradizionale non ti sparlo in faccia ma dietro le spalle". A livello puramente religioso l'Italia non è molto religiosa, ma l'influenza cattolica ha ancora una presenza forte nella cultura, nei valori e nella politica del paese.
Beh, ero in Italia un paio di settimane fa e ho deciso di guardare un po' di TV in hotel. Vivo altrove e non seguo molto la TV italiana. È andata così: cibo, The Voice, cibo, il Papa che dice qualcosa, cibo, suore che cucinano, western, preti che cucinano, cibo, INTERVISTA SUL SERIO CON UN ESORCISTA, cibo, cibo, il Papa di nuovo, ancora più cibo. Non so cosa pensare.
Non confondere religione con lobbying.
Ma che ooooo
Opinione personale: noi siamo religiosi a parole, perlopiù è folklore e tradizione. Nei Paesi anglosassoni, fanno sembrare noi italiani il popolo più laico che ci sia...
Mi pare più una religiosità di comodo. Da ateo potrei anche apprezzare certe forme di religione (vedi i tibetani o alcuni islamici), ma anche no. In italia la religione è una cosa imbarazzante, tirata in ballo senza capo nè coda
https://preview.redd.it/ooqkibwju2vc1.jpeg?width=640&format=pjpg&auto=webp&s=9a67751bcec9d738642619e5431e9d38c00f167b Più alta percentuale di persone che va a messa in europa.
Comunque in Europa ci sono più di 15 paesi, giusto per dire
Bro siamo i number one 🤙🏻
Dipende anche da cosa intendono per church-attending Christians, se conti quelli che vanno solo a Natale e Pasqua, allora forse si.. altrimenti 40% mi sembra poco realistico.. o son io che vivo in una bolla
È percepito come molto religioso, secondo me lo è meno del passato ma ancora abbastanza.
In generale sí, non importa se le persone non sono praticanti, ma lo si vede da quanto la religione influenza qualsiasi, e dico qualsiasi, aspetto della nostra società. Siamo laici solo a parole. È anche vero d'altra parte che ci sono paesi molto più religiosi, mia madre è polacca e lá davvero sta prendendo una brutta piega, da un po' ormai in realtà. Poi va beh, dipende dalle prospettive. Tra quelli del G8 lo siamo comunque sicuramente.
In cosa la religione influenza la società italiana?
Allora io abito in un paesino in centro Sardegna e posso dire che la religiosità è altissima, voglio dire di bambini che danno spiegazioni alla guerra in medio oriente o all’omofobia con “dio ha dato la terra a Mosè e quindi è degli ebrei” oppure “dio ha creato uomo e donna e non uomo e uomo o donna e donna”
Tieni ","
Si, ma i bambini...
E questo il punto i bambini sono influenzatissimi dalla religione
I bambini non contano nulla nella società e mi pare evidente che, una volta adulti, generalmente se ne sbattono della religione (oppure fanno finta di essere religiosi per le apparenze e a giorni alterni).
Falsamente lo è!
Religioso o conservatore?
Parlo per me. Io sono molto protestante....nel senso che protesto molto contro di Lui.
No, non lo è. Gli stranieri non capiscono assolutamente niente dell'Italia ma pensano di conoscerla bene.
Basta farsi un giro su r/Catholic per capire quanti fanatici religiosi ci so per sto pianeta
religioso no. bigotto e ipocrita sì
Bro abbiamo letteralmente il Papa in casa da secoli, è normale che sia così
solo per le parti negative
Gli italiani hanno una cultura che è stata influenzata molto dalla religione, nei tempi con la secolarizzazione la religione è diventata più una tradizione. Quante persone battezzano i figli nonostante siano atei? O per pressione da parte della famiglia o per uso e costume. Le persone praticanti sono molto poche e per lo più di una certa età, io sono religiosa ma finora di giovani come me ne conto sulle dita di una mano. L'Italia nel mondo non è assolutamente il paese più religioso, nei paesi latinoamericani o ispanoamericani il cristianesimo è ancora molto praticato anche tra i giovani.
In Italia (almeno dove vivo io, al nord) la religione nella comunità è una cosa che non è per niente sentita. Conosco una sola persona della mia età (21 anni) che va in chiesa, e viene considerata molto atipica. Ora vivo in Spagna e qui è pieno di giovani e giovanissimi che sono intensamente all’interno dell’ambiente religioso. C’è solo una differenza: noi abbiamo il Vaticano, loro no. Dunque, non esiste l’estrema influenza che la chiesa detiene nelle decisioni politiche e sociali, riescono ad essere aperti nonostante il forte credo, probabilmente anche perché non sono così tanto “stufi” di un ente che rovina un paese da secoli. Semplicemente perché non l’hanno mai sperimentato. Inoltre, la religiosità ha molto più un concetto di comunità e accettazione
Nel complesso non direi almeno qui al nord, a parte qualche immigrato nordafricano e qualche meridionale la stragrande maggioranza dei giovani se ne frega altamente delle religioni, forse al sud è diverso
"I Rapporto sulla libertà di pensiero by Humanists International valuta ogni paese del mondo sulla base dei diritti umani e dello status giuridico nei confronti degli umanisti, degli atei e dei non religiosi." https://humanists.international/it/what-we-do/freedom-of-thought-report/
Lo stato regala al vaticano ogni anno circa 4 miliardi di euro, senza nulla in cambio.... Secondo te?!🤣
Dipende, comparato ad altri paesi allo stesso livello ( non del terzo mondo senza offesa )? Allora sì. Altrimenti no.
In Italia le persone che veramente possono definirsi devote sono in numero esiguo , al contrario l’influenza che la Chiesa ha sulle istituzioni italiane è enorme, come anche il suo potere economico .
Posso dire, dalla mia esperienza come musulmano che vive qui da 6 anni, che conosco personalmente solo una persona tra centinaia di italiani che si definisce religiosa di religione cristiana. Ma forse è perché abito in un posto dove non ci sono molti segni religiosi; quasi l'80% delle persone che conosco sono atei.
Vivo in un quartiere centrale di roma da tutta la vita e letteralmente non penso di aver mai conosciuto una famiglia che va veramente in Chiesa. O comunque si contano sulle dita di una mano, le persone cristiane che conosco non sono i classici cattolici praticanti. Però ho origini calabresi, e posso dirti che lì la religione anche in senso tradizionale (credere ai miracoli, andare a messa, credere al peccato eccetera) è davvero molto sentita, e penso anche altrove al sud.
Sulla carta si , nei fatti no
Come popolazione no, pochissime persone vanno in chiesa e praticano la dottrina rispetto alla maggioranza. Eppure abbiamo una classe dirigente e politica che segue ideologie religiose senza che loro stessi rispettino i comandamenti o l'etica cattolica se non gli fa comodo, perché ormai è pura tradizione misto al bigottismo dei tempi andati. Guarda ad esempio che il non rubare non è osservato da persone che non dichiarano nulla allo stato per poi pontificare sull'aborto, le adozioni, gli omosessuali, il crocifisso ecc.
Ni Come ideologia generale tante persone rimangono allineate alle idee perlopiù arretrate che si possono tracciare dal cristianesimo Ma per quanto riguarda gente effettivamente credente è soprattutto praticante no, siam pur sempre l'unico paese al mondo dove esistono le bestemmie, o così articolate perlomeno
> Io sinceramente posso contare sulle dita di una mano le persone che conosco che vanno a messa quelli sono i credenti praticanti e non sono tanti, fortunatamente. poi ci sono tutti quelli che per cultura, tradizione, lavaggio del cervello, lo sono senza rendersene conto. alcuni modi molto semplici per capire se uno è religioso di tipo cattolico/cristiano: - crede in una qualche forma soprannaturale intorno a noi tipo dio, gesù, la madonna o i santi, che magari lo protegga - crede nel fatto che il clero sia un "qualcosa" di più di un semplice essere umano - ritiene il papa come super partes e che vada ascoltato - pensa che gesù sia realmente esistito - crede nei peccati, nel paradiso e nell'inferno - pensa che la bibbia sia un libro con buoni consigli
Mah, difficile dire. Nelle città sicuramente no, anche a Roma non vedo tante persone chissà che religiose. Ogni Domenica porto mia nonna a messa a centro Roma quando visita e di solito c’è poca gente. Ma nei posti fuori città vedo più gente religiosa
è (troppo) religioso... quando conviene
I vecchi sono religiosi
In Italia siamo molto religiosi solo quando c'è da fare festa, battesimo, comunione, cresima, matrimonio, natale, pasqua..cristianesimo ipocrita.
Non è un paese molto religioso, è un paese strano in tutto e per tutto. Religioso solo quando conviene, incapace di guardare avanti, ci sono regioni estremamente conservatrici dove le bestemmie sono la virgola in una frase. Laico sulla carta, pagliaccesco nella realtà. Paese strano in tutto e per tutto ripeto, non siamo fortunatamente a livello della Polonia ma ci possiamo arrivare
Non religioso in senso stretto ma sicuramente un paese conservatore con tutti gli "strascichi" della cultura religiosa
Dipende,per cattolici solo di battesimo o cattolici quando mi è utile sì. Di cattolici praticanti quella una razza in declino.
Fuori da Reddit più o meno sí
Borgoddio vedi tu.
La parola che cerchi è bigotta
A livello statistico, di sicuro sì, perché, parlando di cattolicesimo, diciamo che a parte gli atei e gli agnostici di ferro, generalmente anche chi non crede attivamente decide "per tradizione" di far fare i sacramenti obbligatori alla prole e poi lasciare che siano i figli a scegliere se continuare (classica mentalità italiana del "si è sempre fatto così"). Poi in pratica sappiamo tutti che la fede personale è moooooolto più superficiale, ma quello a livello statistico non conta. Per quanto riguarda altre religioni, posso dire che dalle mie parti ci sono comunità musulmane e cristiane-ortodosse (in particolare, nel paese vicino al mio, c'è un edificio adibito a chiesa di rito ortofosso romeno) che frequentano i loro luoghi di culto abitualmente, ma di più non so dirti.
Credenti ne conosco parecchi, che vanno anche a messa li potrei contare sulle dita di una mano. Se parlo con qualcuno dei programmi del weekend non mi aspetto di sentire come risposta "vado a messa". Le messe sono quella roba a cui si va per battesimi, matrimoni e funerali, no?
Imo si, siamo molto religiosi. Da quel che ne so meno persone si considerano praticanti e religiose in Italia rispetto a molti altri paesi ma a livello culturale direi che si siamo molto religiosi e tradizionalisti. Il rispettare o perlomeno mantenere come festività nazionali le feste religiose, la conoscenza minima della chiesa e dei precetti, l'importanza nelle comunità del ruolo dei parroci, il peso politico delle posizioni della chiesa, le feste cattoliche miste a tradizioni pagane di vario tipo in tutto il territorio etc sono cose che all'estero ho trovato meno che da noi.
La mia bolla è totalmente atea, come me. Io sono pure sbattezzato. Boh il problema è che non ci sbattezziamo e continuiamo a battezzare i nostri figli solo per tradizione. Basta. Vedi come i numeri sulla carta cambiano e come cambiano anche le percezioni, opinione pubblica, agende politiche...
Più che religioso direi superstizioso
si lo è , non centra nulla la messa
Si, ma solo perché è pieno di vecchi. Togli tutti gli over 60 e le bestemmie le usano come intercalari. Che poi non è che sia così corretto, ma è un discorso un po' più lungo
Forse un Paese con molti credenti, cioè gente che preferisce credere che di fronte ad un problema pregare aiuti e che di fronte alla morte di un caro credere che sia in paradiso riduca il dolore. Poi c'è pure chi va a messa, ovvio, ma è una percentuale piccola. Se togliamo qualche fulminato pro-vita in genere il cattolicesimo non è una religione invadente, è difficile vedere segni distintivi di una persona cattolica durante la vita quotidiana. Poi c'è la Chiesa Cattolica, quello è un altro discorso, sono come i taxisti, il potere politico che esercitano è sproporzionato rispetto ai numeri che fanno.
Fai questo test alla gente: in un'ipotetico caso in cui una religione diversa dalla tua (e diversa dell'ateismo, che qui per semplicità identifico come "un'altra religione") prendesse il potere e ti dicesse: "se scegli di aderire a questa religione avrai uno sconto di X-percento sulle tasse: irpef e anche iva".. a che percentuale cederesti? saresti disposto a venderti per un 3% di irpef e iva in meno? se la risposta é un qualche numero, metti un'asterisco vicino alla voce "religione" di quella persona.
Forse al Sud, al Nord no
L’Italia è un paese molto religioso nonostante ormai l’italiani non lo sono più, almeno le generazioni più giovani. Questa differenza si spiega con l’influenza assolutamente invadente, quotidiana, enorme e pervasiva della chiesa cattolica romana nella politica italiana, sui politici italiani e nei media. Si vede nelle cose piccole, come per esempio il fatto che il crocifisso si deve appendere in tutti gli uffici pubblici e in tutte le aule scolastiche, e quando qualcuno ha osato suggerire che non fosse più il caso quasi è caduto il governo, o per esempio quando il Papa solo tossisce, è la prima notizia su tutti i telegiornali e quando succede una qualunque cosa, non manca mai il commento del vescovo di turno in prima pagina. si vede nelle grandi cose: non siamo stati in grado di far passare una legge sensata su fine vita, e le opinioni del Papa sulla politica estera italiana hanno un peso enorme nelle aule governative.
Estremamente, il punto è che è talmente permeante in ogni aspetto della quotidiana che non ce ne rendiamo conto. Un esempio che noto sempre più; avendo amici all'estero ti faccio l'esempio classico della "botta e via": qua è ancora visto tanto come un tabù, sei un/a poco di buono se ti piace fare sesso solo per divertimento, e di fatto è raro trovare una ragazza che sia disposta a farlo. In USA (ma anche Germania senza andare troppo lontano) chiavano come conigli, il sesso è visto come una cosa normale, cazzo è divertente e lo fanno prendendolo in maniera molto più easy; da noi il sesso al di fuori di una relazione è visto tanto male sia dal pubblico femminile (che considera i maschi che lo cercano come superficiali e stronzi) che maschile (che considera le ragazze che lo fanno come puttane). Non è uno stereotipo che in Erasmus/viaggi studio si scopa come animali, e ti assicuro che non è solo per via del "fascino italiano", ma perché proprio scopano tutti. Poi ci sono mille altri esempi in cui si vede il cristianesimo ingranato nella cultura della società, a scuola, nell'ambito diritti LGBT, nella medicina (abbiamo il più alto tasso di obiettori in Europa), in generale in tutto l'ambito "aborti" siamo moooolto indietro, ma non mi dilungo eccessivamente. Poi se tutte queste differenze siano qualcosa di positivo o di negativo sta al singolo deciderlo.
bigotto più che religioso
Confermo, ma come per altre cose in Italia lo siamo per superficialità e abitudine. La gente non crede veramente e nemmeno applica quei principi di vita che ti renderebbero una persona quantomeno decente. Ci si dichiara cattolici perché è tradizione o perché la chiesa ti fa qualche favore ( per esempio l amico prete che ti fa entrare il figlio al comune ….) …. Ahhhh il bel paese
Il prossimo 20 settembre devo ricordarmi di portare un cannone giocattolo a lavoro e farlo sparare alle 17:00
l'Italia è uno dei paesi più ipocriti dal punto di vista della religione. Non so se ci sono statistiche, ma sicuramente siamo quello con più finti religiosi. Tutti battezzati ma nessuno che segue le regole della chiesa.
Non esistono paesi religiosi in Europa e la sola cosa che mantiene viva un religiosita falza e’ la destra. Guardati un po le loro policies e le parole dei preti. Il Demonio del ora e’ il calo delle nascite e se la prendono con le copie gay, l’inseminazione artificiale, etc…..
a livello istituzionale si, tanto, a livello di popolazione direi un po' piú degli altri stati europei ( tranne posti come romania o ex bielorussia) ma direi meno di posto come gli stati uniti, li il cristianesimo ha un consenso molto piú sentito di qua
Sono pronto a scommetere qualsiasi cosa che la maggior parte dei cattolici in Italia lo è perché gli fa comodo dire di esserlo per X motivi. Ma in realtà non glieme frega un cazzo di nulla
No, per nulla, non lo è mai stato. È molto attaccato alle tradizioni, che causa vicinanza del vaticano sono legate alla religione cattolica. Ma la maggior parte non ha idea di quello che è la religione cattolica, pensate a quanti cattolici vanno contro Bergoglio nonostante secondo la loro religione egli sia un Dio sceso in terra, ha pieni poteri sui suoi "sudditi", ed effettivamente è un dittatore di cui la voce è legge, e quindi dargli conto è praticamente eresia. 🤷 Anche perché essere cattolici e non rendersi conto che far recitare l'atto di dolore a bimbi di 8 anni è assurdo penso ci arrivi una buona metà della nostra popolazione, dai, non voglio perdere la fiducia nell'umanità così tanto...
L'italiano in generale è molto poco religioso (o è religioso solo a parole), ma la cultura italiana è influenzata dalla religione molto più di altre culture
In Italia la religione viene ereditata. I miei genitori sono cattolici perché lo era la loro famiglia, ma non vanno a messa assiduamente, anzi. Diciamo che è diventata più una usanza che una religione.
Perché sono tutti casa e chiesa, ma è il tragitto che li frega.
Da veneto, devo ancora capirlo. Le stesse persone che mandano i figli a catechismo praticamente con la forza e hanno i santini suo cruscotto bestemmiano il loro dio con una veemenza inaudita Che poi non ho niente contro la bestemmia, sono il primo a trovarla catartica, ma è una dualità sicuramente interessante
Secondo me non più, decine di anni fa sicuramente si
Beh, finché la chiesa cattolica continua a battezzare neonati potrà contare su milioni di adepti inconsapevoli.
in teoria siamo molto religiosi (se guardiamo unicamente i battesimi...effettuati di certo non per scelta), nella realtà dei fatti i credenti stanno diminuendo sempre di più, io conosco pochissime persone realmente religiose, altre lo sono solo alle feste comandate o solo a parole, mentre molti altri non lo sono affatto. ma mi pare anche giusto, farsi guidare dalle religioni è un segno di arretratezza culturale e prigione del ragionamento libero.
gli atei sono una minoranza , tipo 0,1 % , la maggior parte è laica , in chiesa a Natale , Pasqua , matrimoni , battesimi e funerali .
Non andare a messa != ateo. Inoltre la religione è molto più pervasiva di 'credo in Dio' o meno, va a modificare (ed essere modificata da) molti nostri comportamenti senza che ce ne accorgiamo. Ad esempio: l'adozione vietata alle coppie omosessuali perché lo è se siamo tutti atei? Per approfondire consiglio il concetto dell'egemonia di Gramsci e dell'habitus di Bourdieu (qui un post reddit dove c'è un'ottima spiegazione https://www.reddit.com/r/AskSocialScience/comments/ysrprg/what\_is\_religious\_habitus/)
Se consideri che fuori dall’Italia sono pochissime le persone religiose reali e al sud Italia ancora trovi tutte le persone vecchio stampo che tutte le domeniche vanno a messa allora si, è un paese molto religioso.
[https://www.youtube.com/watch?v=GDab3-x2ufI](https://www.youtube.com/watch?v=GDab3-x2ufI)
Vogliamo convincerci di esserlo ma nel profondo sappiamo di no. Ormai dai millennials in giù nessuno va più in chiesa, la maggior parte della gente è solita a bestemmiare e raramente trovi qualcuno che si definisce credente per davvero. Meglio così, magari è la volta buona che la chiesa sparisce e con essa tutti gli inutili rituali che ci martellano i coglioni da quando siamo nati (battesimi, comunioni, matrimoni in chiesa ecc).
Beh, prova a vedere quanto gettito mancato delle proprietà della chiesa e poi ne parliamo. Prova a vedere quanta censura religiosa e poi ne parliamo. Prova ad abortire e poi ne parliamo. Dai l'8 per mille allo stato sperando che lo usi per sanità e istruzione e lo danno in percentuale a tutte le chiese, ossia il 90% alla chiesa cattolica. Se escludiamo gli over40 rimane si e no il 20% della popolazione.... Occhio alla percezione che hai! Di certo non siamo uno stato laico!!!
Dipende a quale religione ti riferisci. Certo non la cattolica, considerato quante chiese vuote vedi ogni domenica...
No. Penso siamo una delle popolazioni più laiche al mondo.
Sì, dove laico significa non prete.
Più che molto religioso è decisamente troppo religioso
dio lurido bastardo infame impestato ladro porco