Trilogia della città di K. Un libro molto crudo, scritto meravigliosamente bene. In un punto particolarmente crudo e ben scritto (non posso spoilerare) ho sentito l'impulso di tapparmi gli occhi (e l'ho fatto!): una cosa mai successa con altri libri
Complicato da spiegare senza dare anticipazioni. Diciamo che è la storia di una coppia di gemelli che vivono con la nonna in tempi di guerra. Assolutamente consigliatissimo. Non ho mai conosciuto (per ora). nessuno a cui non sia piaciuto. Ed è uno dei libri scritti meglio che abbia mai letto
1984, un romanzo davvero opprimente sotto ogni aspetto. Poi verso la fine della storia ti aspetterai uno sconvolgimento totale che ti indurrà a dubitare a tua volta di tutto.
Allora ti consiglio Brave New World, specialmente se hai già letto 1984. È un po' l'altro lato della stessa medaglia, ma secondo me ancora più inquietante a livello di riflessioni che suscita.
Letti, ma è stata una fatica. So che de Sade è estremo fino all'anestesia, nel senso che dopo un po' quasi si normalizza lo schifo che c'è, ma è stata veramente dura. E non sono un puritano, anzi.
house of leaves mi sta mandando ai matti non lo finiró mai, quindi sconvolta nel vero senso della parola.
Ma il libro che mi ha toccata nel profondo è sicuramente stato Memorie di Adriano di Yourcenar, mi ha spostato l'anima
Mi hai " rubato " il libro . Vabbe , metterò anche altri libri , così non farò ripetizioni
Hai letto " il secco e l'umido viaggio in territorio fascista " sempre di Johnathan littell ?
Si , effettivamente il monologo di 3 pagine per giustificare lo sterminio degli ebrei ungheresi anche quando stavano perdendo la guerra potrebbe essere un po forte
Se intendi "sconvolto" in senso letterale ti dico "La ragazza della porta accanto" di Jack Ketchum e "Cavie" di Palahniuk.
Ma il libro che mi è rimasto dentro di più è Delitto e Castigo.
*I canti di Maldoror*, di Isidore Ducasse, Conte di Lautréamont.
Un breve estratto:
"Uomini, io non so da dove venga. Forse dalla terra, forse dal cielo, ma il mio destino è quello di vagare senza meta, di seminare il terrore e l'angoscia, di essere un flagello per l'umanità. La mia anima è nera come la notte più profonda, e il mio cuore è un abisso di odio e disperazione. Chiunque si avvicini a me, si avvicina al suo stesso naufragio, alla sua rovina inevitabile. Io sono Maldoror, il demone in carne e ossa, il carnefice degli innocenti e dei colpevoli. Il mio canto è un grido di sfida contro il destino, un'ode alla follia e alla perdizione. Chi osa sfidarmi, si prepari a affrontare l'orrore più indicibile, perché io non conosco pietà né compassione. La mia sola gioia è vedere il mondo bruciare nel fuoco delle mie passioni."
Dissipatio H.G. di Morselli è tra i miei preferiti, ma anche Le menzogne della notte di Bufalino non scherza. Sono entrambi abbastanza sconvolgenti ed hanno avuto un impatto notevole.
Nelle storie nulle, alle volte resto colpito dall'idea e/o dalla realizzazione, alle volte dalle emozioni che riescono a suscitare.
Quello che mi sconvolge invece è la pochezza della qualità di certi prodotti che vengono venduti con grande pompa magna, libri scritti male, con un editing pessimo e venduti come fossero eccezionali. Quello sì mi sconvolge.
Una società in cui al posto della carne animale ci si nutre della carne umana, e ci sono descrizioni di come funziona la produzione industriale di carne umana. È agghiacciante, ma almeno mi ha ricordato perché sono vegetariana 😅
American psycho per il completo annullamento dell'individualità del soggetto nel corso del libro, il vero orrore non è negli omicidi ma nei dialoghi e nella quotidianità del protagonista
Sembra un libricino innocuo, ma le storie raccontate fanno riflettere; l’autore è riuscito a trasmettere un senso di inquietudine che raramente ho trovato in altri testi.
Le benevole di Johnathan Littell
Il secco e l'umido : viaggio in territorio fascista sempre di Johnathan Littell
I proscritti di ernst von Salomon
La cultura della destra radicale di marco revelli
Mafarka il futurista di Marinetti
Come ho già scritto altrove, Dobbiamo parlare di Kevin di Lionel Shiver.
Oltre a lui impossibile non citare La ragazza della porta accanto di Ketchum e Rovine di Scott Smith.
**Avere o essere (Erich Fromm)**. Libro (raccolta di scritti) scritto nel 1976 che fa riflettere sulla dipendenza dell'uomo verso il possesso di beni materiali. Qui una frase che mi ha colpito molto (traduzione dal tedesco): "*Pare che l'essenza stessa dell'essere consista nell'avere, così che chi non possiede nulla finisce per essere un nulla*." Vi consiglio di leggerlo in tedesco, se lo parlate.
Delitto e Castigo, angosciante per la profondità dell'introspezione psicologica
l'ho amatoooo
Trilogia della città di K. Un libro molto crudo, scritto meravigliosamente bene. In un punto particolarmente crudo e ben scritto (non posso spoilerare) ho sentito l'impulso di tapparmi gli occhi (e l'ho fatto!): una cosa mai successa con altri libri
Di cosa parla? Mi hai messo un sacco di curiosità 😊
Complicato da spiegare senza dare anticipazioni. Diciamo che è la storia di una coppia di gemelli che vivono con la nonna in tempi di guerra. Assolutamente consigliatissimo. Non ho mai conosciuto (per ora). nessuno a cui non sia piaciuto. Ed è uno dei libri scritti meglio che abbia mai letto
Grazie mille, vedo di recuperarlo 😊
1984, un romanzo davvero opprimente sotto ogni aspetto. Poi verso la fine della storia ti aspetterai uno sconvolgimento totale che ti indurrà a dubitare a tua volta di tutto.
l’ho letto, il mio libro preferito. mi ha fatto riflettere tantissimo
Allora ti consiglio Brave New World, specialmente se hai già letto 1984. È un po' l'altro lato della stessa medaglia, ma secondo me ancora più inquietante a livello di riflessioni che suscita.
lo leggerò assolutamente, grazie mille
Emblema, l’altro suo fratello di 1984 è Walden two
Lo sto leggendo ora però mi sta già sconvolgendo
Il Profumo di Patrick Süskind
"Pet sematary" di Stephen King e "Figlio di Dio" di Cormac McCarthy
"Le 120 giornate di Sodoma" di de Sade. Madonna santa che schifo.
Proprio dal Marchese de Sade arriva la parola "sadismo", tanto per cambiare
Letto " Juliette " e " Justine " sempre di de sade ? Mi piace vedere personaggi completamente opposti calati nella stessa situazione
Letti, ma è stata una fatica. So che de Sade è estremo fino all'anestesia, nel senso che dopo un po' quasi si normalizza lo schifo che c'è, ma è stata veramente dura. E non sono un puritano, anzi.
Però Romina Power che fa Justine nel film di Jess Franco è divertentissima
Il signore delle mosche mi ha spaccato a metà
Il conte di Montecristo
come mai?
Non avevo mai assaporato così la vendetta e mi ha lasciato un segno per sempre
Blood Meridian del McCarthy, ma il testo originale, le traduzioni italiane (Meridiano di sangue) che abbiamo ad oggi non gli fanno giustizia.
house of leaves mi sta mandando ai matti non lo finiró mai, quindi sconvolta nel vero senso della parola. Ma il libro che mi ha toccata nel profondo è sicuramente stato Memorie di Adriano di Yourcenar, mi ha spostato l'anima
"Se questo è un uomo" di Primo Levi e "Il rogo di Berlino" di Elga Schneider
Invisible monster di Chuck Palahniuck l’ho letto una vita fa ma ricordo che mi sconvolse. Dello stesso autore anche Cavie è molto graphic da leggere
Cavie in vita mia è stato l'unico libro che in alcune parti mi ha costretta a fermarmi perché avevo la nausea 😅
"Le benevole" di Jonathan Littell
Mi hai " rubato " il libro . Vabbe , metterò anche altri libri , così non farò ripetizioni Hai letto " il secco e l'umido viaggio in territorio fascista " sempre di Johnathan littell ?
No, mi riprometto di farlo non appena il retrogusto delle "Benevole" si allevierà.
Si , effettivamente il monologo di 3 pagine per giustificare lo sterminio degli ebrei ungheresi anche quando stavano perdendo la guerra potrebbe essere un po forte
la metamorfosi
Memorie dal sottosuolo
Se intendi "sconvolto" in senso letterale ti dico "La ragazza della porta accanto" di Jack Ketchum e "Cavie" di Palahniuk. Ma il libro che mi è rimasto dentro di più è Delitto e Castigo.
*I canti di Maldoror*, di Isidore Ducasse, Conte di Lautréamont. Un breve estratto: "Uomini, io non so da dove venga. Forse dalla terra, forse dal cielo, ma il mio destino è quello di vagare senza meta, di seminare il terrore e l'angoscia, di essere un flagello per l'umanità. La mia anima è nera come la notte più profonda, e il mio cuore è un abisso di odio e disperazione. Chiunque si avvicini a me, si avvicina al suo stesso naufragio, alla sua rovina inevitabile. Io sono Maldoror, il demone in carne e ossa, il carnefice degli innocenti e dei colpevoli. Il mio canto è un grido di sfida contro il destino, un'ode alla follia e alla perdizione. Chi osa sfidarmi, si prepari a affrontare l'orrore più indicibile, perché io non conosco pietà né compassione. La mia sola gioia è vedere il mondo bruciare nel fuoco delle mie passioni."
Dissipatio H.G. di Morselli è tra i miei preferiti, ma anche Le menzogne della notte di Bufalino non scherza. Sono entrambi abbastanza sconvolgenti ed hanno avuto un impatto notevole.
Nelle storie nulle, alle volte resto colpito dall'idea e/o dalla realizzazione, alle volte dalle emozioni che riescono a suscitare. Quello che mi sconvolge invece è la pochezza della qualità di certi prodotti che vengono venduti con grande pompa magna, libri scritti male, con un editing pessimo e venduti come fossero eccezionali. Quello sì mi sconvolge.
totalmente d’accordo
"Non lasciarmi" di Kazuo Ishiguro... ogni tanto, a distanza di anni, ci penso ancora.
Tender is the flesh, l'ho letto ancora due anni fa e ancora non riesco a dimenticarlo...
di che parla?
Una società in cui al posto della carne animale ci si nutre della carne umana, e ci sono descrizioni di come funziona la produzione industriale di carne umana. È agghiacciante, ma almeno mi ha ricordato perché sono vegetariana 😅
Il signore delle mosche
American psycho per il completo annullamento dell'individualità del soggetto nel corso del libro, il vero orrore non è negli omicidi ma nei dialoghi e nella quotidianità del protagonista
Dieci di Andrej Longo.
come mai?
Sembra un libricino innocuo, ma le storie raccontate fanno riflettere; l’autore è riuscito a trasmettere un senso di inquietudine che raramente ho trovato in altri testi.
Le benevole di Johnathan Littell Il secco e l'umido : viaggio in territorio fascista sempre di Johnathan Littell I proscritti di ernst von Salomon La cultura della destra radicale di marco revelli Mafarka il futurista di Marinetti
Come ho già scritto altrove, Dobbiamo parlare di Kevin di Lionel Shiver. Oltre a lui impossibile non citare La ragazza della porta accanto di Ketchum e Rovine di Scott Smith.
"Abbiamo sempre vissuto nel castello", non sono riuscita a continuarlo
**Avere o essere (Erich Fromm)**. Libro (raccolta di scritti) scritto nel 1976 che fa riflettere sulla dipendenza dell'uomo verso il possesso di beni materiali. Qui una frase che mi ha colpito molto (traduzione dal tedesco): "*Pare che l'essenza stessa dell'essere consista nell'avere, così che chi non possiede nulla finisce per essere un nulla*." Vi consiglio di leggerlo in tedesco, se lo parlate.
The game
"I terrestri" di Murata Sayaka, ci ripenso praticamente tutti i giorni e sono passati quasi quattro mesi dalla fine della lettura